domenica 5 gennaio 2014

Tripletta di Iunco. Espugnato Soleto


Tripletta di Iunco. Espugnato Soleto
Giuseppe Messe

Con una tripletta del centravanti Alessio Iunco il Mesagne espugna Soleto (2-3) al termine di una partita rocambolesca. Il primo tempo si è chiuso in parità (1 a 1) grazie a Iunco che ha ristabilito le distanze dopo l’iniziale vantaggio dei padroni di casa. Nella ripresa il Mesagne ha subito fatto intendere di volere l’intera posta. Un micidiale uno-due del centravanti brindisino ha messo ko i salentini che hanno ridotto lo svantaggio solo nei minuti si recupero. Dopo la sesta vittoria consecutiva ora il Mesagne è ad una sola lunghezza dalla coppia di testa Minervino-Sud Salento che hanno 29 punti. Domenica partitissima allo stadio di contrada Tagliata. Ospite il Leverano, quarto in classifica.

Consiglio comunale venerdì 10 gennaio


Consiglio comunale venerdì 10 gennaio
Giuseppe Messe

Il consiglio comunale di Mesagne è stato convocato per venerdì 10 gennaio per discutere della situazione politico-amministrativa. Il sindaco Franco Scoditti comunicherà la decisione presa riguardo la sostituzione dei due assessori De Guido e Zezza e presenterà i nuovi assessori Lacala e Caforio. Sempre nella stessa seduta entreranno nell’aula consiliare i due nuovi consiglieri Omar Ture che prenderà il posto di Giancfrancesco Castrignanò e di Antimo Sportelli che subentrerà al posto di Lorenza Santacesaria.

L’àrvulu ti la (s)fica. Poesia di E. Castrignanò


L’àrvulu ti la (s)fica. Poesia di E. Castrignanò
Giuseppe Messe

L’annu scorsu ti Natali

si nn’anchièra li giurnali

pi’ qudd’àrvulu spinnatu

ca ti corpu fo’ llivàtu.


Fora tanti li cristiani,

cu la capu ‘ntra li mani,

ca qudd’àrvulu uardàunu

e li palli li cunfiàunu.


Superata foi la crisi

senza spèndiri turnisi,

maisia scià catìa

maru Sinducu e Maria.


Toppu ‘n’annu, Gesummia,

st’atru uài non ci vulìa,

ca ci l’atru era spinnàtu

qustu mancu nc’è mpinnàtu.


Cu do’ tàuli ‘ncuddàti

e di sera ‘lluminàti,

‘ntra la chiazza, allu Sitìli

l’hannu misu cu do’ fili.


A ciùnca l’è uardàtu

lu Cumuni è sciuticàtu,

e siccomu si sapia

‘n’atra crisi sta’ vinia.


Mancu l’annu nc’è trasùtu

e lu Sinducu, currùtu,

è parlatu alli giurnali

ti la Giunta Cumunali:


“Pi’ prutenza e cautèla,

stancu t’ogni lamintèla,

ci agghi’ancora cuvirnari

ncuna cosa agghià cangiari.


Allu postu ti Vizzinu

‘n’ingignèri sopraffinu,

llèu Canutu allu Bilanciu

nc’è n’espertu cu mi rranciu.


Basta, àrvuli a Natali!!!

Mi lu tiru stu iangàli

e, pi sana’ sta malatìa

llèu Maria e ccussissìa!!!”

Vincenzo Mingolla su Rai1 con Massimo Ranieri


Vincenzo Mingolla su Rai1 con Massimo Ranieri
Giuseppe Messe

Dopo il grande successo da primo ballerino a “Colorado”, in prima serata su Italia 1 per quattordici puntate, il ballerino mesagnese Vincenzo Mingolla (nella foto) ritorna da mamma  Rai per lo show del sabato sera. Dall’ 11 gennaio per quattro settimane su Rai1 Vincenzo Mingolla si esibirà nel nuovo spettacolo di Massimo Ranieri “Sogno e son desto” con le coreografie dell’americano Bill Goodson. Lo spettacolo, dal titolo giocoso e provocatorio, è dedicato agli ultimi e ai sognatori: accanto alle sue canzoni più amate, come “Erba di casa mia” e “Rose rosse”, l’istrionico artista dà voce agli uomini e le donne cantati dalla musica di Raffaele Viviani e di Pino Daniele e dal teatro di Eduardo De Filippo e Nino Taranto. Per contrastare la corazzata “C’è posta per te” in onda contemporaneamente su Canale 5, gli ospiti sono comunque importanti…Ecco alcuni nomi: Francesco De Gregori, Andrea Bocelli, Lucia Bosè e tante sorprese. L’appuntamento dunque per la prima puntata di “Sogno e son desto” condotto da Massimo Ranieri e con l’artista mesagnese Vincenzo Mingolla è per sabato 11 gennaio, in prima serata sulla prima rete del servizio pubblico radiotelevisivo.


 

sabato 4 gennaio 2014

Pd. Il dissenso di Vito Marchionna


Pd. Il dissenso di Vito Marchionna
Giuseppe Messe

Desidero rendere pubbliche le mie dimissioni dal direttivo del PD per motivi politici. Il mio vuole essere un atto d’amore verso un partito che ho contribuito a far nascere, e,  del quale ne condivido le idee e il programma. Il mio è un problema di serietà. Questa amministrazione è guidata da un Sindaco esponente del PD, e la gente attribuisce a noi questo esecutivo fatto dal Sindaco. Non può passare l’idea che siano altri a dettare l’agenda politica.

La dignità e l’orgoglio impone al gruppo dirigente del PD  di non mettere più la faccia in nome del senso di responsabilità, palesatosi poi come senso di debolezza.

Da oggi il senso di responsabilità ci impone di dissociarci, non solo nel segreto delle nostre stanze, ma pubblicamente da un modo di fare politica, vecchio, farraginoso, che allontana i cittadini dalla politica.


I cittadini devono sapere che la stragrande maggioranza dei dirigenti del Pd si sono dissociati da questo tipo di rinnovamento che il Sindaco, autonomamente e legittimamente, ha deciso di fare. Il rinnovamento lo abbiano invocato molto tempo fa,rinnovamento di contenuti, di programma e di idee, ma ci è stato sempre negato. Non si possono più tollerare simili atteggiamenti. Questo lo devo al mio partito, ai cittadini e a me stesso. Vito Marchionna

Ubaldo Lay e la sua Mesagne in onda su Rai 3 oggi


Ubaldo Lay e la sua Mesagne in onda su Rai 3 oggi
Giuseppe Messe
Il primo servizio su Ubaldo Lay e la sua Mesagne è andato in onda su Rai 3 dalle 7.30 alle 8.00 di ven 3 gennaio, il secondo alle 14.00, il terzo e più ampio va in onda oggi sabato 4 gennaio sempre su Rai 3 dalle 12.30 alle 13.00 nel Settimanale. Il tutto si può vedere nel sito www.tgr.rai.it appare l’italia, cliccare sulla puglia, poi cliccare su buongiorno regione alla data 3.1.2014 o su tgr ore 14.00 stessa data e da domani su settimanale alla data del 4.1.2014.

Nel foyer del Teatro Comunale di Mesagne è ancora aperta la mostra documentaria su Ubaldo Lay voluta dall’Amministrazine comunale e apertasi il 18 dicembre scorso alla presenza della figlia Eleonora e della nipote Elena in ricordo del grande attore sepolto, lo ricordiamo, nel cimitero di Mesagne. In quell’occasione è andato in scena lo spettacolo “Ubaldo Lay. Il buon tenente” di G. Stellini con Mario Cutrì.

Piazza Porta Grande: e lo spettacolo continua


Piazza Porta Grande: e lo spettacolo continua
Giuseppe Messe

Anche ieri sera, poco dopo le ore 17.00, è andato in onda in diretta da Piazza Porta Grande lo spettacolo del carro attrezzi che rimuove le auto lasciate in sosta vietata. Ieri gli automobilisti indisciplinati sono stati due: un sacerdote mesagnese residente a Roma, don Daniele Chezzi, padre passionista in ferie a Mesagne per trascorrere qualche giorno in famiglia, ed una mamma che aveva portato i bambini a giocare in villa comunale. Mentre la signora è riuscita ad evitare di pagare il carro attrezzi, ma non la multa per divieto di sosta perché è arrivata appena in tempo prima che intervenisse il carro attrezzi, a don Daniele è toccato pagare multa e intervento del carro attrezzi il cui proprietario sta facendo affari d’oro. Almeno lui. Don Daniele rammaricato ha detto al vigile che non pensava che il divieto fosse per tutto il lato del marciapiede.


spettatoriEvidentemente anche il religioso, come noi, dovrebbe rifare gli esami per la patente. All’Amministrazione che ritiene stuccevole questo nostro continuo intervento su una questione che ormai non fa più nemmeno ridere, diciamo che di stuccevole ci sia solo la posizione dell’Amministrazione che continua a mettere la testa sotto alla sabbia. Che dire. Appuntamento per questa sera, ore 17.00, perchè lo spettacolo continua, Qualche buontempone ha pensato di sistemare un pò di sedie per far stare comodi gli spettatori. Costo della sedia un euro.

Si è dimessa la consigliera comunale Lorenza Santacesaria


Si è dimessa la consigliera comunale Lorenza Santacesaria
Giuseppe Messe

La consigliera comunale Lorenza Santacesaria (Sel) (nella foto) l’altro ieri ha inviato al Presidente del Consiglio comunale Fernando Orsini e al sindaco Franco Scoditti una lettera con la quale annuncia la volontà di dimettersi dalla massima assise cittadina per motivi strettamente personali. Al suo posto subentrerà Antimo Sportelli, presidente della locale squadra di pallavolo femminile, giunto al settimo posto coon 130 voti di prefernza. Alle amministrative, si ricorderà, i tre eletti nella lista Sel furono Pompeo Molfetta, Maria De Guido e Toni Matarrelli.

venerdì 3 gennaio 2014

C'é anche la tassa Porta Grande


C'é anche la tassa Porta Grande
Giuseppe Messe

L’Amministrazione comunale sembra che abbia imposto una nuova tassa. Oltre alle tante già messe in cantiere. Si tratta della tassa “Porta Grande”. Ieri sera, per la terza volta in poco più di una settimana, un malcapitato automobilista ha dovuto pagare una multa salata e l’intervento del carro attrezzi per aver distrattamente posteggiato la sua auto al posto dello spazio riservato al camioncino dei panini. Il pensionato si era recato tranquillo presso un circolo per stare qualche ora con gli amici. Ma gli è costato caro. Al ritorno ha dovuto pagare la multa e l’intervento del carro attrezzi che nel frattempo la pattuglia dei vigili urbani aveva chiamato. Ora se il problema si ripete con tanta frequenza bisogna capire il perché. Certo la legge non ammette ignoranza, o alla distrazione dell’automobilista. Ma, forse, non sarebbe opportuno mettere con maggiore risalto il segnale sul marciapiede per indicare che è zona parcheggio solo al mattino e sino alle ore 17.00. Perchè continuare a far pagare ai malcapitati automobilisti distratti questa tassa imposta dall’Amministrazione comunale per consentire al camioncino dei panini di sostare in piazza Porta Grande dalle ore 17.00 alle 02.00.

Si è sfiorato il primo incidente stradale dell’anno


Si è sfiorato il primo incidente stradale dell’anno
Giuseppe Messe

Ieri sera alle ore 19.45 i lavori in corso per la costruzione della rotatoria all’ingresso della città da via Torre S. Susanna solo per miracolo non hanno provocato l’ennesimo incidente stradale, il primo del nuovo anno. Una signora di San Pancrazio, a bordo di una Matiz Daewoo, in arrivo a Mesagne molto probabilmente non ha visto i “lavori in corso” ed è andata a finire contro i tondini di ferro a sostegno di una rete plastificata. Sul posto è arrivato il 118 ed i vigili urbani. Il traffico è stato bloccato. Per fortuna la signora non ha avuto bisogno di particolari cure mediche. Ma tante imprecazioni per la scarsa visibilità e la mancanza di segnaletica adeguata.

giovedì 2 gennaio 2014

Movimento 5 Stelle. Lettera aperta al sindaco Scoditti


Movimento 5 Stelle. Lettera aperta al sindaco Scoditti
Giuseppe Messe

Caro Sindaco, ma sono stati i mesagnesi a chiederle di rimpastare la giunta? Qual’é il fine di tale decisione? Cosa porterà in termini di benefici ai cittadini. Quale delle 22 pagine del programma politico del 2010 vuole realizzare? Democrazia e partecipazione, legalità, ambiente, servizi sociali, sviluppo economico, cultura, politiche giovanili o finanza-bilancio? Chi o cosa le ha impedito di portare a termine il suo programma? Ora quest’ultima “nuova” giunta glielo permetterà?


Finora quali parti del programma ha realizzato, quali ha intenzione di realizzare entro il 2014? Certo, tanto è stato fatto ma in modo improvvisato, poco razionale e poco scientifico. Le idee erano sostanzialmente buone ma per realizzare qualcosa di diverso bisognava agire diversamente. In che termini ha permesso la così tanta conclamata “democrazia partecipata” se poi si è scelto di rendere il Consiglio Comunale quasi blindato col nuovo regolamento? Per non parlare poi di quegli incontri con la cittadinanza dopo che i giochi erano già fatti come ad esempio la rigenerazione urbana dell’ex campo sportivo.


La relazione tra enti pubblici e privati come è stata agevolata in nome della trasparenza (lgs.33/2013 disattesa)? Si sono messe in atto tutte quelle procedure per scongiurare il clientelismo? La sbandierata “carta dei servizi” doveva essere un documento oppure si intendeva di altri servizi? Non ci addentriamo troppo nel programma disatteso…


Purtroppo l’ignoranza tecnica ha generato un disastro anche riguardo la gestione del rifiuto che secondo le direttive europee bisognava agire al contrario. Cosa ha fatto per mettere in atto la direttiva? Le ricordiamo che L’Ue parlava vi Riduzione, Riuso, Riciclo. (n.98/2008). Vogliamo parlare della politica dell’Acqua? Lei è componente del direttivo Aip, cosa ha fatto per attuare l’esito referendario del 06/2011? Dov’è il Piano Urbanistico Generale come indicato dalle delibere regionali?


Dove sono tutte le disposizioni di tutela del territorio, dell’agricoltura, dell’ambiente in quell’ottica di ecosostenibilità? Come si costruisce a Mesagne? Come e perché si è permesso di svendere i campi agricoli in favore dei profitti capitalistici delle solite multinazionali? Come si sono agevolati invece i cittadini attraverso i concetti di Energie Alternative distribuite che permettono un alleggerimento dei costi? Quali sono state le politiche per aiutare lo sviluppo del commercio locale e dei prodotti dell’agricoltura? Quali sono state le azioni intraprese nei riguardi del lavoro e dei giovani? La “Carta Giovani” è stata messa a disposizione?


Noi cittadini le risposte ce le siamo date? Siamo anche consapevoli che non risponderà alle nostre domande come già avvenuto per quelle formali contravvenendo palesemente allo Statuto Comunale. Magari risponderà ma sempre con le solite parole in politichese che nulla dicono ma tanto riempiono le pagine di un giornale come ha fatto recentemente sulla situazione politica dell’assessora Rosanna Saracino. Non ci resta che attendere la sua risposta anche se con amarezza crediamo che sia tempo di lasciar decidere a noi cittadini il destino della nostra città.

Pinocchio, le avventure di un burattino


Pinocchio, le avventure di un burattino
Giuseppe Messe

La compagnia Sans-Papiers, artisti associati, domani 3 gennaio, alle ore 20.00, presenta al Teatro comunale il musical “Pinocchio, le avventure di un burattino”. Per l’occasione le cooperative sociali Osa (operatori sanitari associati) e Iuvenes, in collaborazione con l’assessorato Cultura e Sport del Comune di Mesagne, allo scopo di promuovere la Residenza Socio Sanitaria Assistenziale (Rssa) per diversamente abili denominata “Casa Melissa”, donano 50 biglietti omaggio alle famiglie con problematiche legate alla disabilità per assistere gratuitamente al musical. Per ritirare l’invito omaggio basterà recarsi presso gli uffici dell’assessorato Cultura, Sport e Spettacolo del Comune,  sito a Palazzo Guarini a Mesagne. Per info telefonare al 3288360179.


Pinocchio nasce dalla collaborazione di associazioni, enti e istituzioni uniti da comuni intenti per offrire a grandi e piccoli due divertenti serate dedicate alla famiglia. Lo spettacolo è prodotto in collaborazione con Danza in Disordine, Musica Academy e deve la sua realizzazione anche grazie alla Coop. Thalassia e al Comune di Mesagne che hanno messo a disposizione il teatro comunale.


“Il teatro e la musica rappresentano non solo strumenti utili con i quali poter affrontare nelle comunità sociali varie problematiche quali, appunto, la disabilità ma anche per favorire l’accoglienza e l’assistenza agli ospiti di una comunità”, ha dichiarato Tony Bottazzo, direttore artistico della Sans-Papiers.


“Pinocchio. Le avventure di un burattino” è un musical diretto da Giancarlos Stellini e Tony Bottazzo con le coreografie di Sara Baldini che vede in scena cantanti e ballerini provenienti da tutta la Puglia. Fra loro: Fabrizio Loconsole, Piero Loy, Alessandra Lapenna, Stefano Vozza, Francesco Strambelli, Daniele Barletta, Tony Bottazzo, Eleonora Peluso, Virginia Pavone, Mario D’Andria, Simona Licci e le ballerine di Danza in Disordine Sara Baldini, Claudia Ferruccio, Valentina Gatti, Eleonora Stridi, Sarah Furone, Chiara Gravili. Fonica Nanni Surace e Gianluigi Oliva; datore luci Vittorio Fracasso. Il musical sarà riproposto sabato 4 gennaio sempre al Teatro comunale, alle ore 20.00.

mercoledì 1 gennaio 2014

Le nuove pensioni


Le nuove pensioni
Giuseppe Messe

Abbiamo lasciato il 2013; l’auspicio della Uil pensionati provinciale di Brindisi è nella fiducia per il 2014 dando opportunità alla res publica.  Far vivere fiduciosi e sereni dovrebbe essere l’obiettivo  saldando la crisi recessiva e la situazione drammatica degli ultimi anni vissuti, le quali sono caratterizzate da: chiusura delle aziende, cassa integrazione, disoccupazione, emarginazione, università parcheggio e povertà assoluta.


Il nostro quotidiano chiede non solo relazioni pubbliche che  s’intessano in libertà e scioltezza, ma anche l’eliminazione del clima guardingo e dell’ombrosa diffidenza verso le Istituzioni.


Il cittadino mantiene il devoto rispetto verso il Governo e le leggi, ma diffida le sue Manovre, piene di “lacrime e sangue” che lo rendono persona fragile e vittima di una democrazia convulsa.


La Legge di Stabilità termina il suo iter con la fiducia in Senato del 23 dicembre scorso sulle nuove misure per privati e aziende. La Manovra, migliorativa rispetto a quella di Monti – Fornero del dicembre 2011, vale 14.7 miliardi di euro, di cui circa 2.5 mld sono destinati a sanare il deficit.


Sul supplemento ordinario n. 87 nella Gazzetta ufficiale n. 302 del 27 dicembre 2013 è stata pubblicata la legge 27 dicembre 2013, n. 147, in vigore dal 1° Gennaio 2014,  recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2014)”.


È stato approvato, all’interno della legge di stabilità art.1, il comma 483 relativo al meccanismo della perequazione delle pensioni  con variazioni, che tengono conto, ancorché non completamente, delle osservazioni e sollecitazioni della Uil pensionati, che di seguito riportiamo in sintesi.


“ Per il triennio  2014-2016  la  rivalutazione  automatica  dei trattamenti   pensionistici,   secondo   il   meccanismo    stabilito dall’articolo 34, comma 1, della legge 23 dicembre 1998, n.  448,  e’ riconosciuta:


la rivalutazione piena delle pensioni fino a tre volte il minimo (1500 euro al mese), al 95% per i trattamenti superiori a tre volte il minimo, al 75% per quelli superiori a quattro volte, 50% per quelli a cinque volte, 40% per assegni oltre sei volte il minimo; contributo di solidarietà sulle pensioni d’oro al 6% sopra i 90 mila euro, al 12% sopra i 130 mila e al 18% sopra i 193 mila euro.


Rispetto a quanto prevedeva il disegno di Legge di Stabilità precedente, la percentuale d’indicizzazione prevista fino a quattro volte il minimo viene portata da 90% a 95%. Viene, invece, confermato il meccanismo d’indicizzazione specie per gli importi da cinque volte il minimo in poi come, per l’anno 2014, resta il blocco per le fasce di importo superiori alle sei volte il trattamento minimo INPS.


Inoltre vanno riaffermati i coefficienti di rivalutazione, che non vengono applicati per fasce ma con


riferimento all’importo complessivo del trattamento, ad eccezione del blocco della rivalutazione che si attua invece, solo sulle fasce di trattamento superiore alle sei volte il trattamento minimo.


Ciò premesso anticipiamo con la presente, ancorché in sintesi, l’articolazione della perequazione  con le modalità previste dal comma in precedenza richiamato e con il tasso provvisorio.


A fissarne il tasso provvisorio dell’1,2%,  è il decreto interministeriale (Economia-Lavoro) del 20 novembre, pubblicato nella G.U. del 29 novembre. Il precedente adeguamento risale al gennaio 2013, nella misura del 3%, valore confermato dai dati definitivi, come riportato nello stesso provvedimento ministeriale. Ciò vuol dire, a differenza di quanto avvenuto lo scorso gennaio, non occorrerà procedere ad alcun conguaglio. L’indice definitivo dell’inflazione 2013 si potrà naturalmente conoscere solo fra qualche giorno. L’Inps, intanto, ha  preparato il rinnovo dei mandati di pagamento per il 2014, sulla base del dato provvisorio e  l’indicizzazione sulla prima stesura  approvata dal Senato.


Le pensioni minime con l’incremento dell’1,2% l’importo del trattamento minimo sale da 495,43 a 501,38 euro al mese. Con l’aggiornamento Istat sale anche l’assegno sociale corrisposta agli ultrasessantacinquenni privi di altri redditi, introdotta dalla riforma Dini (legge n. 335/1995) in sostituzione della vecchia pensione sociale: passa da 442,30 a 447,61 euro al mese. Mentre la pensione sociale, ancora prevista per i titolari della stessa al 31 dicembre 1995, raggiunge 368,88 euro mensili.


La perequazione automatica, come da norma,  viene attribuita sulla base della variazione del costo della vita, con cadenza annuale e con effetto dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento; più in particolare, la rivalutazione si commisura al rapporto percentuale tra il valore medio dell’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati ( F.O.I.) relativo all’anno di riferimento e il valore medio del medesimo indice relativo all’anno precedente.


Rispetto al precedente meccanismo di calcolo, quello attuale non prevede più un adeguamento per fasce di pensione ma un’aliquota unica che verrà applicata in base all’importo complessivo dei trattamenti pensionistici percepiti da ciascun pensionato.


La percentuale di aumento per variazione del costo della vita si applica, secondo il dettato della norma di cui la legge prima richiamata:


Pensione 2013                                  %                                               rivalutazione   salvaguardia fino a


fino a 3 volte minimo   (1.486,29)    100%  (aliquota 1,20%)      17,84              1.504,13


fino a 4 volte minimo   (1.981,72)      95%  (aliquota 1,14%)      22,59              2.004,31


fino a 5 volte minimo   (2.477,15)      75%  (aliquota 0,90%)      22,29              2.499,44


fino a 6 volte minimo   (2.972,58)      50%  (aliquota 0,60%)      17,84              2.990,42


oltre 6 volte il minimo  (2.972,58)      40%  (aliquota 0,48%)      14,27                    0,00         


Le pensioni di poco superiori ai predetti limiti sono incrementate fino all’importo pari al limite maggiorato della rivalutazione medesima.


L’aliquota del 40% prevista per i trattamenti superiori a 6 volte il minimo sarà incrementata al 45% per gli anni 2015 e 2016, ma per l’anno 2014 si applicherà solo sulla parte di pensione fino a 6 volte il minimo.


Ci adopereremo affinché l’Inps ricostituisca, al più presto, l’indicizzazione  come riportata nel testo definitivo, riservandoci, inoltre, di trasmettervi le tabelle aggiornate con i dati completi 2014 forniti dall’Istituto.


La Legge di Stabilità interviene anche sulle modalità di liquidazione del TFR o TFS dei pubblici


dipendenti già previste con la Legge n. 122/2010. Le indennità di fine servizio (TFR o TFS), infatti  per chi maturerà i requisiti alla pensione,  dal  1° gennaio 2014 saranno così erogate:


- In un unico importo se l’ammontare complessivo lordo è pari o inferiore a 50.000 (rispetto ai 90.000 originariamente previsti) euro entro 12 mesi, rispetto ai 6 mesi previsti dalla normativa


previgente;


- In due importi (uno, entro 12 mesi – rispetto ai 6 mesi previsti dalla normativa previgente -


pari a 50.000 euro e l’altro dopo 12 mesi dal primo versamento per il residuo) se l’ammontare


complessivo lordo è superiore a 50.000 (rispetto ai 90.000 originariamente previsti) euro ma


inferiore 100.000 euro (rispetto ai 150.000 originariamente previsti).


- In tre importi annuali (uno pari a 50.000 euro, l’altro dopo 12 mesi dal primo versamento


per un importo pari ad ulteriori 50.000 euro e il terzo dopo 24 mesi dal secondo importo per il residuo) se quanto spettante è superiore a 100.000 euro.


Resta ovviamente ferma l’applicazione della disciplina vigente prima dell’entrata in vigore della


presente Legge per i soggetti che hanno maturato i relativi requisiti entro il 31 dicembre 2013.


Ciò premesso la Uil pensionati di Brindisi, per qualsiasi chiarimento, chiede ai pensionati di rivolgersi alle Leghe Uil pensionati del territorio e RingraziandoVi augura a tutti i pensionati, agli ammalati e alle loro famiglia un Buon Anno.


Il Segretario Provinciale UILP


Tindaro Giunta


 

Il centrodestra sulla nuova giunta comunale


Il centrodestra sulla nuova giunta comunale
Giuseppe Messe

Comunicato stampa delle segreterie politiche di Forza Italia, NIP, NPSI e ProgettiAmo Mesagne.

“La fuoriuscita dalla maggioranza del gruppo consiliare e politico che fa riferimento all’ex assessore Vizzino, alla luce delle decisioni del sindaco Scoditti, certifica in modo inequivocabile la rottura di quel patto con gli elettori, contratto nel 2010, dalla composita ed eterogenea maggioranza di centro sinistra, nelle scorse amministrative. Questo, in un paese normale, basterebbe a far desistere il Sindaco Scoditti dal continuare un’esperienza di governo traballante fin dall’inizio che mese dopo mese ha spinto  la nostra città  - come è ormai noto a tutti, mondo produttivo, sindacale e associazionistico –  nel baratro più profondo. In un paese normale, quando si rompe il contratto fra eletti ed elettori si ridà voce ai cittadini. In un paese democratico, dove la sovranità popolare rappresenta il valore  fondante, altre scelte sarebbero incomprensibili, innaturali. Purtroppo a Mesagne, più volte, in questi quattro anni, è stato calpestato il principio della rappresentanza democratica, e più volte i cittadini mesagnesi sono stati trattati come  degli automi, sudditi di un potere cieco e sordo, privati, di fatto, del diritto politico più importante quale quello del voto; un sistema cinico e spregiudicato che da un lato si maschera di imbarazzante perbenismo, dall’altro,   in questo scorcio di consigliatura,  è  affaccendato a compiere quelle manovre necessarie a recuperare fra le lobby di turno,  consensi per le prossime amministrative.


In questa situazione scellerata che delude anche tanti elettori di sinistra, traditi dai propri referenti politici che non si oppongono a scelte cooptate e non politiche da parte del primo cittadino, l’unica soluzione adottata per salvare una situazione oramai palesemente al capolinea, è  ancora una volta quella di coinvolgere in questa fallimentare esperienza amministrativa professionisti della società civile, che al di là delle proprie competenze, sono sicuramente inesperte rispetto ai compiti che andranno a ricoprire, andando pertanto ad aggravare uno stato di stallo pietoso della macchina amministrativa che, come ha anche sostenuto l’oramai ex assessore Vizzino in questi tre anni “……..è stata  assolutamente inefficace rispetto alle domande di cambiamento, ..di imparzialità ed efficienza”. Senza trascurare le aspre critiche, provenienti dagli altri esponenti della maggioranza, come Pd e lo stesso Sel, che attraverso i suoi  esponenti, Molfetta e Matarelli furono lapidari, parlando infatti di un’esperienza di governo fatta incomprensioni di fallimenti e “marchi d’indecenza”. Anche se appare evidente lo “strano” marchio di fabbrica di Matarrelli nella composizione di questa nuova giunta, che sacrifica la De Guido per salvare Canuto, la cui gestione dell’assessorato al Bilancio è stato un vero e proprio fallimento.


Questo è a nostro avviso il senso del rimpasto “salvifico” del Sindaco Scoditti, una scelta impropria priva di qualunque credibilità che appare, oltremodo irresponsabile in un contesto politico generale deteriorato, in un momento storico dove vi sono segnali preoccupanti di insofferenza fra i cittadini che scendono nelle  piazze per esprimere tutta la propria rabbia per una politica incapace di dare risposte adeguate, una politica prigioniera di larghe intese e tecnicismi che rimane piccola e tristemente impopolare”.