giovedì 31 ottobre 2013

Forze dell’ordine a lavoro


Forze dell’ordine a lavoro
Giuseppe Messe

Due vecchie conoscenze oggi sono tornate in carcere. Donato Pignatelli, alias Arsenio Lupin, non ha rispettato gli obblighi che lo avevano affidato ai Servizi sociali. Nel pomeriggio la polizia del Commissariato di Mesagne lo ha riportato in carcere. Stessa sorte è toccata ad Alessandro Muscio responsabile di aver ripetutamente violato gli arresti domiciliari. I carabinieri lo hanno tradotto presso la casa circondariale di Brindisi.

Carmelo Solimeo fu ucciso da un virus che non era diagnosticabile


Carmelo Solimeo fu ucciso da un virus che non era diagnosticabile
Giuseppe Messe

Carmelo Solimeo (nella foto) fu ucciso da un virus che non era diagnosticabile. Il gup del tribunale di Bari, Giulia Romanazzi, ha assolto i cinque medici del Policlinico di Bari, Michele Colasuonno, Angela Daniela Di Franco, Luigi Lupo, Piercarmine Panzera e Francesco Tandoi, perché “il fatto non sussiste”. Carmelo Solimeo, sottoufficiale dell’aeronautica in pensione e patron di Radio Libera 102, morì il 2 novembre 2008, a 65 anni. Solo sei mesi prima si era sottoposto al trapianto di fegato per una grave forma di cirrosi epatica. Il processo ai cinque medici baresi è stato celebrato con rito abbreviato. Il Gup ha emesso la sentenza sulla base dei risultati della perizia medico legale che, di fatto, ha scagionato i medici accertando che Carmelo Solimeo non morì per l’epatite B, così sosteneva l’accusa secondo la quale il fegato trapiantato non era sano.

Programma eventi 4 novembre


Programma eventi 4 novembre
Giuseppe Messe

L’Amministrazione comunale di Mesagne invita tutta la città a esporre il tricolore in occasione del giorno dell’Unità Nazionale e della Giornata delle Forze Armate. Il 4 novembre si festeggia  il 95esimo anniversario della Vittoria e anche a Mesagne, così come nel resto d’Italia, si celebra questa importante ricorrenza. Sobrio ma significativo il programma delle iniziative organizzate dal Comune con la preziosa collaborazione dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, “Gen. G. Messe – M.llo d’Italia”, Sezione di Mesagne e dell’Archivio di Stato di Brindisi.

Alle ore 9.00 è previsto il raduno dei partecipanti in piazza Orsini del Balzo. Studenti, militari, associazioni e autorità si ritroveranno per dare vita al corteo che sfilerà fino a Palazzo di Città. Qui avrà luogo il cerimoniale classico con la deposizione della Corona d’alloro, l’alzabandiera e l’onore ai Caduti, oltre alla consegna di un attestato a tre militari mesagnesi che presero parte alla Seconda Guerra Mondiale. E’ prevista la partecipazione della Banda Musicale cittadina “F. Fasano – L. Leo”. A seguire sarà inaugurata la mostra fotografica e di cimeli bellici che sarà a disposizione dei visitatori fino al 6 novembre. Due le sezioni dell’esposizione di cui una curata dall’Archivio di Stato e arricchita con nuove foto. Quest’anno sarà mostrato anche un campo di prigionia esistente all’epoca della guerra alle porte di  Mesagne in contrada Paticchi.

Alle ore 10.00 il corteo ripartirà per raggiungere il Cimitero Comunale dove verrà officiata una Messa solenne dinnanzi al Monumento ai Caduti.

Le celebrazioni si concluderanno nella Scuola media “A. Moro” in serata alle 19.30 con il concerto del Coro Polifonico Parsifal diretto dal maestro Andrea Crastolla.

“La celebrazione di ricorrenze di importanza nazionale sottolinea – ha dichiarato il sindaco Franco Scoditti – l’attaccamento della città ai valori fondanti del vivere civile e democratico. Ogni anno per Mesagne quello del 4 Novembre è un appuntamento significativo, capace di rinsaldare il sentimento di appartenenza nazionale”. Il Presidente del Consiglio comunale Fernando Orsini ha voluto sottolineare “l’interesse e la convinta partecipazione dei cittadini, a cominciare dagli studenti che, attraverso manifestazioni di questo genere, possono toccare con mano il valore della Storia”.


 


 

Matarrelli augura buon lavoro a Maurizio Bruno


Matarrelli augura buon lavoro a Maurizio Bruno
Giuseppe Messe

“Saluto l’esito del congresso provinciale del Partito Democratico ed indirizzo a Maurizio Bruno, neoeletto segretario, il mio migliore augurio di buon lavoro. Su di lui poggia una importante responsabilità: quella di favorire, per la precipua parte che gli compete, la riorganizzazione di una sinistra che sappia fare lucidamente la sinistra, ponendo fine alle ambigue ispirazioni delle larghe intese. A quel progetto, se scevro dalle interpretazioni e dagli equivoci, noi vogliamo e potremo offrire il nostro contributo, consapevoli che l’unità, perlomeno di intenti e prospettive, è il destino segnato delle forze che si richiamano al socialismo europeo”. Toni Matarrelli Deputato SEL.

Pd: Bruno segretario provinciale e De Nitto segretario cittadino


Pd: Bruno segretario provinciale e De Nitto segretario cittadino
Giuseppe Messe

L’ex assessore provinciale ai Lavori Pubblici, il francavillese Maurizio Bruno, 47 anni, (a sinistra nella foto) è stato eletto segretario provinciale del Pd. Vince dunque la linea renziana del partito. In lizza per la segreteria provinciale c’erano anche la mesagnese Anna Maria Scalera (area Pittella) e il 24enne Giuseppe Tagliente di Ostuni (area Cuperlo). A Mesagne, invece, Alessandro De Nitto, 31 anni, è stato riconfermato segretario cittadino del Pd.

“Ringrazio tutti gli iscritti del Partito democratico di Mesagne per un percorso congressuale che sono certo consentirà l’apertura di una nuova fase per il Pd nella nostra città – ha dichiarato Alessandro De Nitto -. Tutti insieme saremo impeganti a costruire un nuovo Partito democratico perseguendo la missione che i nostri iscritti mi hanno voluto riaffidare: rinnovarlo profondamente costruendo una nuova classe dirigente all’altezza delle sfide che attendono Mesagne. Grazie a tutti”.


 

Chesti 5 anni per il prete accusato di pedofilia


Chesti 5 anni per il prete accusato di pedofilia
Giuseppe Messe

ORIA Il pm Valeria Farina Valaori, al termine della requisitoria nel processo celebrato con rito abbreviato, ha chiesto una pena di cinque anni per don Fabrizio Andriani, sacerdote di 38 anni, che sino al 2011 prestò la sua opera nell’istituto dei Padri Rogazionisti. Nel 2011 una bambima di 5 anni raccontò che il sacerdote faceva strane cose con lei e altri bambini. La piccola era ospite dell’istituto quando partì la denuncia ai carabinieri, coordinati dal maresciallo Roberto Borrello. Il prete, che nel frattempo è stato trasferito ad altra diocesi, si è sempre dichiarato innocente. La sentenza del gup Paola Liaci è attesa per l’11 febbraio 2014.

Persi i finanziamenti per la ristrutturazione delle scuole


Persi i finanziamenti per la ristrutturazione delle scuole
Giuseppe Messe

L’Amministrazione comunale di Mesagne, attraverso le delibere di giunta comunale n° 230 e 231, ha partecipato con due istanze di finanziamento attraverso la redazione di due progetti uno per la messa in sicurezza della scuola elementare Giovanni XXIII e per scuola elementare Giosuè Carducci per un totale di 2 milioni di euro. Lo scorso 14 ottobre sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia si evince che non risultano in graduatoria, fra i 125 progetti ammissibili, entrambi i progetti presentati da Mesagne. Dalla lettura dell’allegato 2  della su citata determinazione dirigenziale, riportante le 77 domande inammissibili, risulta che le istanze relative alle due scuole mesagnesi non sono state ammesse per la seguente motivazione: incompleto il progetto esecutivo redatto ai sensi della normativa vigente e per il mancato completamento delle procedure on line.


Il centrodestra ha chiesto con una interrogazione al sindaco Franco Scoditti  se è corretta la motivazione addotta dalla Regione che ha escluso le istanze di finanziamento; se vi sono margini per ricorrere avverso la decisione della Regione Puglia che ha  dichiarato inammissibili le istanze “de quo”; se, al contrario, non vi sono margini per proporre alcun ricorso, quali spiegazioni può addurre a difesa dell’ente per la perdita della possibilità di acquisire finanziamenti così considerevoli,  ben due milioni di euro, e necessari come non mai, viste le precarie condizioni strutturali in cui versano gli edifici scolastici mesagnesi; se non ritiene vi sia stata negligenza, da parte dell’Amministrazione comunale, sia nella stesura dei progetti esecutivi che nell’azione di vigilanza e controllo da parte degli uffici competenti riguardo le due istanze in parola. Se ritiene vi sia stata negligenza quali azioni intende intraprendere a tutela dell’Ente; se è un errore il riferimento, relativo al  Comune di Mesagne, riguardo all’istanza nulla.

Inagibile la scuola materna Montessori


Inagibile la scuola materna Montessori
Giuseppe Messe

La scuola materna “M. Montessori” attualmente non è agibile e, al momento, è chiusa per lavori di ristrutturazione. A seguito di tale chiusura i bambini della scuola dell’infanzia sono costretti a frequentare le aule, già refettorio, della scuola elementare “G. Falcone”, con conseguente disagio dei  frequentatori a tempo pieno della stessa scuola elementare, che consumano il pasto dell’atrio dell’edificio scolastico. Inoltre alcuni genitori hanno denunciato che martedì 29 ottobre si sarebbe verificato un ulteriore disagio dettato dalla mancata pulizia dei bagni e delle aule, da parte della ditta cooperativa incaricata dal comune.


Sul problema è intervenuta il centrodestra che con una interrogaziona ha chiesto al sindaco Scoditti da quanto tempo non è agibile la scuola e quali sono, nello specifico, i  motivi della sua temporanea chiusura; se i lavori per il ripristino dell’agibilità della scuola sono iniziati e, se sono iniziati, quali sono le previsioni circa la fine degli stessi; se non ritiene precaria e non idonea la sistemazione del refettorio nell’atrio dell’edificio scolastico “G. Falcone” per gli alunni a tempo pieno della stessa scuola elementare; se tale provvisoria sistemazione risponde alle norme di sicurezza e di igiene  così come previsto dalla legislazione vigente; se risponde al vero che in data 29 ottobre 2013 la ditta incaricata non ha eseguito  la pulizia delle  aule e bagni del plesso scolastico “G. Falcone”. Se risponde al vero quali ne sono stati i motivi.


 

Edipower premia gli studenti meritevoli


Edipower premia gli studenti meritevoli
Giuseppe Messe

Sono stati premiati presso la centrale di Brindisi gli studenti che si sono aggiudicati le borse di studio messe a disposizione da Edipower nell’ambito del Progetto Scuola 2013. All’iniziativa hanno partecipato circa 42 istituti dei territori dove sono presenti le attività produttive di Edipower per un totale di 3.200 alunni. Le borse di studio assegnate sono finalizzate a sostenere la prosecuzione negli studi universitari e concludono il Progetto Scuola 2013, con il quale Edipower  ha coinvolto le scuole e i ragazzi in diverse iniziative dedicate al tema dell’energia. Lo scorso giugno sono stati premiati i tre studenti del territorio di Brindisi vincitori delle borse di studio messe a disposizione da Edipower per la partecipazione ai programmi estivi di studio all’estero di Intercultura.

I vincitori delle borse di studio per meriti scolastici sono stati Massimiliano Monticelli del Liceo Classico Marzolla di Brindisi iscritto a Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Milano, Margherita Ricci sempre del Liceo Marzolla iscritta a Giurisprudenza alla Bocconi di Milano e Vincenzo Chiaramida del Liceo Scientifico Fermi di Brindisi iscritto a Computer Engineering al Politecnico di Torino.

L’ing. Ernesto Errico, il vicario del capo centrale Tonino Maglio , premiando i ragazzi, ha commentato: “Da anni Edipower, con le attività del Progetto Scuola, offre strumenti concreti agli studenti e alle scuole del territorio di Brindisi, supportandoli nel loro percorso didattico; in particolare, oggi sono lieto di premiare questi tre studenti eccellenti, con i nostri migliori auguri di una proficua carriera universitaria e professionale”.

Le premiazioni degli studenti che si sono aggiudicati le borse di studio Edipower per l’anno 2013, proseguiranno nei prossimi giorni presso le altre centrali della società.

mercoledì 30 ottobre 2013

Cinescript apre i nuovi corsi, una occasione per il mondo del cinema e della scrittura


Cinescript apre i nuovi corsi, una occasione per il mondo del cinema e della scrittura
Davide Daloisio

Anna Rita PintoMESAGNE – Cinescript, l’accademia di cinema e scrittura creativa in Puglia apre la stagione sociale 2013/2014. Dalla seconda settimana di novembre, infatti, avranno inizio i primi 3 corsi di:

 - dizione

 - scrittura narrativa


 - sceneggiatura

 Le classi sono a numero chiuso (massimo 10 persone) e  sarà possibile iscriversi entro il 9 Novembre. Nei giorni dal 1 al 5 i locali di Cinescript saranno chiusi ma sarà possibile contattare la scuola per maggiori informazioni o per un appuntamento telefonando al 327.423 77 20.



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L’idea nasce dalla grande forza d’animo di Anna Rita Pinto, autrice, scrittrice, editor, soggettista e sceneggiatrice di cinema, teatro e televisione che tornata in Puglia, dopo anni di intenso ed apprezzato lavoro a Roma, decide di creare un’incubatrice per i nuovi autori pugliesi. Ecco allora che nasce “Cine Script”, un luogo, non solo fisico, dove si coltivano talenti per creare emozioni.

Tutti i corsi sono aperti a chiunque, ragazzi e adulti di qualsiasi età che vogliono mettere alla prova il proprio talento o le proprie aspirazioni attraverso il linguaggio scritto, parlato e letto. Non bisogna avere titoli particolari  né precedenti esperienze specifiche, gli unici veri requisiti sono l’entusiasmo, l’apertura e la voglia di mettersi in gioco seriamente.




Per ulteriori contatti:

Lo staff di Cinescript

Via Eugenio Santacesaria, 14

(centro storico) Mesagne (BR)


skype name: Cine Script Italia



FB: Cine Script -L’accademia di cinema e scrittura creativa in Puglia

Festa a Villa Bianca. I coniugi Parri 60 anni insieme


Festa a Villa Bianca. I coniugi Parri 60 anni insieme
Giuseppe Messe

Bruno Parri e Iole Di Miscia hanno festeggiato il 60° anno di matrimonio a Villa Bianca, la nuova residenza per anziani di via Torre S. Susanna, dove si sono trasferiti da poco più di un mese.  Bruno, ex enologo, 88 anni il 25 novembre, Iole, leccese di nascita, casalinga, 84 anni. Si fidanzarono giovanissimi: Bruno aveva 20 anni, Iole 15 anni. Otto anni di fidanzamento prima di salire sull’altare per pronunciare il fatidico e inossidabile si che dura da 60 anni. Due figli: Cinzia e Gaetano e 5 nipoti, tutti maschi. Ci ha pensato il nipote Livio a portare la femminuccia e a farli bisnonni. Sessanta anni insieme. Sono tanti. “Ma sono stati abbastanza buoni” dice la signora Iole, “anche nei momenti difficili”, aggiunge Bruno. Che continua: “Allora c’era la povertà, le famiglie erano numerose, avevano molti figli. Eppure ricordo che la mattina all’alba le persone a piedi si incamminavano per andare a lavorare in campagna a 4-5 km di distanza e cantavano. Non avevano nulla, a stento una casetta. Ma erano felici. Si portavano un pezzo di focaccia e lavoravano sino alla sera quando ritornavano a casa con la speranza di trovare un pò di fave per sfamarsi. I ricchi erano pochi: ricordo l’avv. Terribile i tre fratelli Murri”. A Villa Bianca si trovano benissimo. “Avevamo una badante – dicono -. Ma era un disastro. Qui siamo in un albergo a 5 stelle. Tutte le camere sono ben arredate con bagno e doccia. Mangiamo bene, ci assistono, ogni giorno il personale ci lavano, facciamo la doccia. Abbiamo fatto un’ottima scelta a venire in questa struttura”. Bruno e Iole sono stati festeggiati dai figli e dai nipoti, da tanti amici giunti appositamente a Villa Bianca, e dai residenti della struttura. Don Salvatore, parroco della SS. Annunziata, ha pregato e benedetto gli “sposini” accolti in sala con le note della marcia nuziale, mentre il prof. Salvatore Milanese, a nome della coop. Osa che gestisce la Rsa, ha consegnato una targa ricordo. E tanti mazzi di iori, regali ed un ricco rinfresco per ricordare 60 anni trascorsi assieme, mano nella mano.

Congresso Pd. La relazione del segretario Alessandro De Nitto


Congresso Pd. La relazione del segretario Alessandro De Nitto
Giuseppe Messe

Ieri sera nell’auditorium dedicato ad Angelo Greco ed Ernesto De Francesco, sede dell’associazione Di Vittorio, ha avuto inizio il congresso del Partito Democratico. I lavori proseguiranno oggi pomeriggio con inizio alle ore 16.00. Di seguito riportiamo la relazione politica del segretario politico uscente, Alessandro De Nitto, 31 anni, unico candidato alla segreteria. De Nitto che oggi sarà riconfermato alla guida del Pd mesagnese, lunedì prossimo, con inizio alle ore 18.00, parteciperà alla diretta streaming “Un caffè con …” negli studi di Lab Creation intervistato dai giornalisti Giuseppe Messe e Tranquillino Cavallo.


UN’ALTRA POLITICA E’ POSSIBILE


Il Congresso rappresenta una delle occasioni più importanti per il nostro partito: un momento di vera celebrazione della politica attraverso il dialogo e il confronto, e ancor più una finestra all’interno della quale costruire insieme l’indirizzo dell’azione politica dei dirigenti e degli amministratori di circolo, contribuendo così a (ri)definire la nostra identità.


Senza dubbio abbiamo vissuto una stagione politicamente complessa, all’interno e al di fuori del partito, al punto che le nostre difficoltà si sono inevitabilmente riversate anche sull’operato dell’amministrazione, divenuto meno efficace rispetto alle potenzialità che possiamo e sappiamo esprimere. In questo percorso avremo bisogno di una collaborazione reciproca, che troppe volte è mancata. Resta vero, però, che in merito agli allarmi alla corsa al tesseramento massivo, i relativi ricorsi e le costanti divisioni cui abbiamo generalmente assistito negli ultimi giorni – sottraendo tempo ed energie alla proposta e alle idee politiche – va detto che noi abbiamo cercato di inviare un segnale diverso e siamo qui, insieme, per iniziare un percorso congressuale che ci auguriamo possa dar vita ad una nuova e positiva fase.


Il momento è ora determinante e come dirigenti del primo partito avvertiamo la necessità, il desiderio e il dovere di fare uno sforzo per ritrovare unità di intenti e impegnarci a dare un contributo più incisivo alla nostra città. Vogliamo tornare a fare politica, riprendendo in mano i contenuti dei programmi, e vogliamo iniziare questo percorso anche insieme alle energie nuove che negli ultimi tempi si sono a noi avvicinate. Il PD può e deve tornare ad essere un punto di riferimento forte e tutti insieme ci impegneremo perché accada.


Per questo abbiamo immaginato un partito aperto alla partecipazione di tutte e tutti coloro che, secondo le forme che riterranno più opportune, vorranno dare il proprio contributo, un partito che non appartiene quindi solo ad iscritti e dirigenti. E’ necessario, infatti, riprendere il dialogo con i cittadini, ristabilire un contatto con pezzi importanti della società civile che nel tempo abbiamo rischiato di perdere di vista, con le associazioni, i sindacati, l’ambiente cattolico. E’ necessario, soprattutto, tornare a parlare ai giovani e dar loro l’opportunità di avvicinarsi al partito e alla politica, perché gli stessi costituiscono una risorsa per il partito, mantenendone intatte autonomia e libertà di pensiero e scelta: a questo proposito, ci auguriamo di poter mettere quanto prima a disposizione dell’organizzazione giovanile uno spazio riservato esclusivamente a loro. Allo stesso modo è necessario intercettare quelle energie che mal volentieri si rispecchiano nelle vecchie logiche di partito, spesso logore, ma hanno invece voglia di partecipare alla vita democratica della nostra città.


E’ dunque tempo di un partito rinnovato nel gruppo dirigente, nelle forme di comunicazione, nell’organizzazione, nella formazione di liste che dovranno dare il giusto spazio a donne e giovani al merito e alla competenza dei cittadini, nell’assegnazione di incarichi istituzionali che non possono essere ricoperti ad infinitum dalle stesse persone. Di qui la necessità di organizzare più assemblee e iniziative pubbliche, abbandonando l’atteggiamento di chi vuole trincerarsi in segreterie che finiscono per rappresentare solo se stesse e assumendo, invece, decisioni in maniera partecipata – e non sulla base dei criteri personalissimi di pochi – perché così ci viene richiesto a più voci, ormai da tempo. Va finalmente condivisa l’agenda politica del partito e intensificato il confronto con i cittadini nei momenti di stesura dei programmi elettorali, rendendoli protagosti in prima linea: riteniamo, quindi, le primarie uno strumento concreto e irrinunciabile di partecipazione democratica e civile per la scelta dei candidati, che permette ai cittadini di esprimersi direttamente su scelte che interessano la vita di tutti.


E’ necessario che la politica torni a ruotare attorno a temi quale il lavoro e l’uguaglianza sociale perché lo richiede la gente e lo impone il drammatico momento di crisi che viviamo, restituendo d’altra parte centralità a questioni fondamentali per il nostro territorio quali l’agricoltura, l’ambiente e il turismo. E’ altresì vitale rilanciare l’azione amministrativa e riprendere, ovvero intensificare il dialogo con gli alleati, garantendo stabilità di governo: riteniamo, infatti, che pur non escludendo future aperture a forze moderate, sia anzitutto importante salvaguardare l’alleanza di centrosinistra esistente. E’ altrettanto importante rafforzare e migliorare la collaborazione tra amministratori e classe dirigente affinché i primi possano rappresentare, nell’azione amministrativa, scelte collegiali e i secondi  supportare e promuovere l’operato degli amministratori.


In questa prospettiva, ci siamo posti degli obiettivi programmatici che intendono essere il punto di partenza per una Città che vuole difendere il bene comune:


             La legalità è una cosa nostra.


La democrazia affonda le proprie radici sull’esistenza di una comunità di donne e uomini capaci di darsi regole comuni e che scelgono di condividere il proprio destino. La legalità per il Partito Democratico non è e non sarà una bandiera da sollevare in campagna elettorale, la legalità non è per noi un concetto astratto da riempire di parole vuote, né un tema su cui organizzare convegni e conferenze stampa.


La legalità ed il rispetto delle regole sono e continueranno ad essere, con più forza e convinzione, due principi cardine del nostro agire. Siamo consapevoli che solo se saremo capaci, assieme agli altri cittadini, di affermare lo stato di diritto, la potremo smettere di essere considerati terra di mafia.


Vogliamo con forza che Mesagne torni ad essere l’avamposto dell’Antimafia sociale, che sia un punto di riferimento per i comuni limitrofi, vogliamo che la nostra comunità torni a dimostrare che i cittadini onesti, quelli che non impugnano le armi, che promuovono la vita e non la morte possono piegare e sconfiggere i criminali.


Il nostro partito dedicherà energia e spazio all’affermazione dello stato di diritto. La nostra comunità combatte quotidianamente la propria battaglia personale per rispetto delle regole, ognuno di noi ne è responsabile come singolo individuo. Ognuno di noi con le proprie azioni e le proprie scelte individuali può condizionare il nostro vivere comune, ognuno di noi può  contribuire, con i propri comportamenti e rinunciando alla connivenza omertosa, alla sconfitta della criminalità organizzata e al riscatto sociale della nostra Città.


La nostra storia recente dimostra come le indagini delle Procure ed il presidio del territorio da parte delle forze dell’ordine siano elementi indispensabili ma insufficienti a sconfiggere la criminalità organizzata. Il racket, gli omicidi, il caporalato, gli abusi di potere ad ogni livello sono elementi che condizionano il nostro stare assieme, non bastano gli arresti se non si è in grado di scardinare la cultura che vede trionfare sempre il più forte e in cui la violenza e la sopraffazione la fanno da padrone.


Per smantellare la cultura di morte che si annida nel nostro territorio e che sporca il nostro stare assieme, alcuni dei punti che caratterizzeranno la nostra azione politica saranno:


•             l’educazione e la formazione delle giovani generazioni: non solo favorendo i percorsi di legalità all’interno delle scuole, ma continuando a promuovere e valorizzando ancora di più tutte le realtà associative ed aggregative che, favorendo la partecipazione dei minori, riducano le possibilità che questi finiscano vittime del crimine organizzato;


•             la partecipazione attiva delle fasce più disagiate della popolazione alla vita di Mesagne: per sconfiggere la criminalità occorre favorire l’inclusione sociale puntando su politiche attive che favoriscano la formazione continua, aumentino la partecipazione al lavoro ed evitino che chi ha meno resti indietro;


•             il rilancio dell’economia locale, condizione necessaria e non più rimandabile. Crediamo, infatti, che il riacutizzarsi delle attività criminali sia strettamente connesso all’aumento del disagio sociale e che su quest’ultimo si debbano promuovere politiche incisive.


Crediamo che il ruolo del partito sia quello di guidare e accompagnare la Città in questa battaglia di civiltà. Per questo motivo il PD chiederà all’Amministrazione di costituirsi parte civile in tutti i processi in corso e che si apriranno per fatti di mafia e per tutti quelli episodi riconducibili alla criminalità organizzata.


Gli amministratori del PD, le elette e gli eletti, i candidati ed il gruppo dirigente del Partito dovranno essere sempre persone dalla specchiata onestà, incensurati, capaci di esercitare il potere amministrativo nel pieno rispetto delle regole  e di tutelare gli interessi della collettività.


L’equazione tra architettura sociale e urbana.


Il nostro partito vuole mirare al centro…storico della città. Alcuni lo definiscono il centro commerciale naturale, in regioni come l’Umbria si investe per formare figure quali il “Town center manager”, un professionista in grado di elaborare idee per la promozione e valorizzazione della “città vecchia”. È certamente fuori discussione che i centri storici, per i Comuni che hanno la fortuna di disporne, se ben gestiti, possano rappresentare il salvadanaio di una città.


•             Il primo passo è l’aspetto esteriore che comprende l’ordine e il decoro degli spazi pubblici, oltre alla ristrutturazione di tutti gli immobili, anche di quelli di proprietà dell’Amministrazione. A tal proposito, è necessario non solo intercettare finanziamenti e incentivi di diversa natura da confluire in questa direzione, ma anche destinare le risorse propriamente comunali ad interventi di riqualificazione del centro storico della città, posto che queste stesse risorse – in linea con politiche oculate e ben strutturate – rappresentano un investimento con un elevato potenziale di rendimento, anche ma non necessariamente economico.


•             Il secondo passo è una politica mirata alla valorizzazione delle proprie risorse artistiche e monumentali. Un’efficace campagna di marketing del patrimonio culturale, tangibile e intangibile, di una città, che faccia leva sulla sinergia tra attività commerciali e turistiche della zona e Amministrazione Pubblica, accompagnate da una accessibilità agli spazi pubblici in linea con servizi di accoglienza adeguati, può determinare dei ritorni in termini di potenziale turistico della città certamente interessanti.


•             Il terzo passo è incentivare gli investimenti di carattere commerciale nel centro storico. L’abbattimento dei costi di gestione e agevolazioni fiscali per i cittadini under 35 che decidono di investire in attività commerciali nel centro storico, così come l’organizzazione di un calendario di eventi artistico-culturali nella stagione estiva ed invernale sono solo alcuni degli strumenti che favoriscono l’aumento dei flussi turistici verso il centro storico e la città tutta. La viabilità diventa, dunque, un elemento centrale della politica di riqualificazione delle aree urbane del centro cittadino: è necessario, a tal proposito, organizzare, in particolare in estate e dalle ore pomeridiane sino a quelle notturne, delle aree parcheggio lontane dal centro storico e predisporre un sistema di navette che svolgano un servizio di trasporto, ad un prezzo contenuto, per chi si reca in città.


•             Ultimo, ma non per importanza, risulta l’intervento mirato alla chiusura integrale del centro storico alle vetture dei non residenti. Il centro storico deve potersi presentare come una vasta area pedonale e ciclabile in cui i bambini possano circolare con sicurezza e i turisti possano godere delle bellezze architettoniche della città, senza timore alcuno, tantomeno di respirare smog ad altezza di piatto.


Consapevoli  della complessità, in termini di risorse economiche e di tempo da investire per far fronte a quest’impegno, siamo certi che tra le nostre priorità debba esserci l’opportunità che Mesagne diventi realmente una smart city: per questo, intendiamo puntare sia alla riscoperta dei patrimoni storici intimamente connessi allo sviluppo turistico, sia alla tutela dell’ambiente e alla sostenibilità di un progetto di riqualificazione delle aree urbane della città.


Del resto, esiste un centro se esiste una periferia. Spesso le nostre città sono organizzate in singoli ed indipendenti agglomerati di abitazioni che prendono il nome di quartieri. A volte, a causa delle obsolete impostazioni dei vecchi piani regolatori o di certa cecità politica nella gestione degli spazi, questi quartieri sorgono in zone isolate e poco collegate con il centro, assumendo le caratteristiche proprie delle aree marginali e aderendo a quello che nell’immaginario comune risponde al concetto di “periferia”: uno spazio in cui non di rado si assiste a degrado urbano e architettonico, quasi totale assenza di attività commerciali e servizi pubblici, sociali, educativi e sportivi. Tuttavia, periferia non può essere sinonimo di abbandono: al contrario, tra le nostre priorità rientra certamente quella della rigenerazione delle periferie urbane.


Una politica più attenta alle nuove forme di sviluppo e alle esigenze abitative può migliorare le nostre città con una giusta diluizione dei servizi. Uno dei tanti vantaggi delle periferie è che spesso queste dispongono di grandi spazi, dunque è necessario puntare sulla loro valorizzazione anche sotto il profilo ambientale. Rivalutare le aree verdi; concentrarvi i nuovi progetti di impianti sportivi; ricollocare strutture pubbliche; migliorare la circolazione, la viabilità e i collegamenti; predisporre un più adeguato servizio di illuminazione pubblica delle zone periferiche significa permettere che queste diventino spazi sostenibili, se non addirittura apripista di un percorso di miglioramento della qualità della vita cittadina.


Tutto questo, però, non può prescindere da una obbligata forma di partecipazione dei cittadini alla riqualificazione degli ambienti urbani che essi stessi vivono quotidianamente. Indispensabili diventano, dunque, i comitati di quartiere e ogni altra forma di partecipazione attiva dei cittadini finalizzata al confronto e al bilanciamento tra esigenze di vita concrete ed esigenze amministrative, al fine ultimo di migliorare la qualità della vita dei cittadini residenti in periferia e aumentare i livelli di vivibilità della città, con ritorni in termini di sviluppo economico e di sicurezza.


             Il rilancio dell’agricoltura


Da sempre l’economia mesagnese poggia sul settore agricolo. Da tempo, però, per una serie di fattori, l’agricoltura versa in stato comatoso, facendoci assistere a fenomeni quantomeno controversi, primo fra  tutti quello del fotovoltaico selvaggio, rendendo evidente a tutti come anche una risorsa quale l’energia pulita, se piegata a logiche di mero business, può diventare un problema per il territorio e la sua economia. Noi riteniamo, però, che non tutto sia perduto e che si possa strutturare un progetto a medio-lungo termine per tentare di rilanciare la nostra agricoltura.


Bisognerebbe fare i conti con quello che già c’è, partendo dalle risorse agricole esistenti per proteggerle e rafforzarle: a tal proposito, guardiamo con entusiasmo alla proposta di Coldiretti “Campagna Amica” che mirava a costituire, come in effetti ha fatto, un mercato del contadino a km 0 in cui i prezzi erano inferiori del 30% rispetto a quelli segnalati dal servizio SMS Consumatori del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. L’iniziativa, accolta di buon grado dall’Amministrazione comunale e dall’assessore responsabile, aveva il nobile scopo di consentire la riscoperta dei prodotti locali, contribuire alla divulgazione della cultura contadina salvaguardando, al contempo, il potere d’acquisto del consumatore e la sopravvivenza delle imprese agricole della zona. Per queste ragioni, intendiamo far riferimento a tale iniziativa per integrarla, promuoverla e valorizzarla, collaborando con gli assessorati di riferimento e gli operatori del settore.


La proposta è articolata in più fasi e consiste nella costituzione di un’area destinata a un mercato a km 0 che vedrà presenti tutti i coltivatori locali, previo censimento degli stessi. Lo sforzo sarà quello di ottenere uno spazio quotidiano o tri-settimanale gratuito, per i coltivatori locali, all’interno dell’Ipermercato Auchan al fine di sfruttarne l’indotto e contribuire all’abbattimento, seppur parziale, dei costi di gestione. Sarà, inoltre, indetto un concorso di idee per creare un marchio identificativo dei prodotti locali mesagnesi ed in seguito sarà promossa una campagna di marketing partecipando a fiere, mercati ed eventi, utilizzando ogni altro mezzo utile alla sua promozione e visibilità.


•             POLITICHE DI GENERE O IL GENERE NELLA POLITICA?


La domanda sorge spontanea.  Nell’atto del decidere politico, il decisore dovrebbe avere uno sguardo sulla realtà, sulla visione del futuro e programmazione dello sviluppo, doppio, femminile e maschile.  La categoria di genere è una categoria complessa. Parlare di genere non è sinonimo di donne ma è una costruzione socio- culturale e si presenta tra le più importanti perché parla di una storia relazionale tra uomini e donne. Fare politiche di genere significa: pensare e fare duale, ossia integrare sistematicamente  situazioni, priorità e bisogni rispettivi degli uomini e delle donne, mobilitare azioni e interventi  tenendo conto dell’impatto di genere all’atto della loro pianificazione. La politica dovrebbe farsi carico della fatica della pluralità e quindi lanciare sguardi rigorosi e conoscitivi del territorio come portatore di differenze multiple e farle diventare base del proprio credo politico testimoniando con pratiche coerenti e trasformative che una politica altra è possibile.


E sarà possibile solo se ognuno di noi farà la sua parte.


 


 

E' grave la giovane lanciatasi ieri sera da un cavalcavia


E' grave la giovane lanciatasi ieri sera da un cavalcavia
Giuseppe Messe

E’ ancora sconosciuta la causa che ha indotto la giovane ventenne a lanciarsi da un cavalcavia situato nei pressi dello svincolo Mesagne ovest della strada statale 7 che collega Brindisi a Taranto. Un posto al rione Grutti dove la sera spesso si notano automobili in sosta con coppie che si scambiano effusioni. L’episodio è accaduto intorno alle 21. Soccorsa dai sanitari del 118, la ragazza è stata trasportata con il codice rosso presso il Pronto Soccorso dell’ospedale Perrino di Brindisi. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco e i carabinieri di Mesagne che stanno cercando di far luce sull’accaduto. Sembra, da una prima ricostruzione dei fatti, che la ragazza abbia compiuto l’insano gestovolontariamente anche se non si possono escludere altre ipotesi.

Bufera all'Asl di Brindisi. Sette indagati


Bufera all'Asl di Brindisi. Sette indagati
Giuseppe Messe

La Procura della Repubblica di Br5indisi indaga su un appalto per la fornitura di quattro Tac in alcuni presidi ospedalieri della provincia. Il pm Marco D’Agostino ha iscritto nel registro degli indagati Vincenzo Corso, di Brindisi, 60 anni, ingegnere, direttore dell’Area tecnica della Asl di Brindisi; Tommaso Vigneri, 53 anni, di Bari, amministratore unico della ditta Sved Srl; Luigi Dell’Atti, architetto, di San Pietro Vernotico; Carmelo Bavaro, di Giovinazzo, 49 anni, ingegnere; Alessio Tedesco,34 anni, ingegnere di Brindisi; Gianluca Pisani, di Brindisi, 42 anni, ingegnere addetto all’Area gestione tecnica della Asl di Brindisi e responsabile unico del procedimento; Donato Morea, barese, 58 anni, ingegnere, procuratore speciale della ditta Sved. Ieri ben 19 carabinieri hanno posto sotto sequestro i faldoni ed i computer degli uffici della Asl presso l’ex ospedale Di Summa e presso l’abitazione di Corso.  Sono dovuti intervenire i Vigili del Fuoco entrare nell’ufficio dell’ing. Corso in quel momento irreperibile.


 


 

Canile comunale. La cooperativa Gaia onlus scrive al sindaco Scoditti


Canile comunale. La cooperativa Gaia onlus scrive al sindaco Scoditti
Giuseppe Messe

Luigia Parco, presidente della cooperativa “Gaia onlus” che si era aggiudicato il bando pubblico per la gestione del canile comunale di contrada Casa Calva, dopo la sospensione dell’aggiudicazione a seguito dell’intervento di due associazioni , ha scritto al sindaco Scoditti. Questa la lettera.


“In questi giorni abbiamo riflettuto molto su ciò che sta accadendo attorno alla questione “canile di Mesagne” e a tal proposito vorremmo porle alcuni interrogativi. Innanzitutto, ci chiediamo se, come prevede la legge 281/91, lei si rechi in visita periodica al canile comunale, al fine di accertarne le condizioni strutturali e lo stato degli animali custoditi al suo interno. Se ha visto con i suoi occhi le condizioni in cui versa il canile, ha preso nota del sovraffollamento della struttura? Ci chiediamo, sono in atto campagne di promozione delle adozioni e di informazione sul tema all’interno delle strutture scolastiche, così come richiesto dalla legge 281/91? Ci domandiamo, inoltre, come mai non è possibile fotografare i cani ospiti, pur non violando con tale atto la privacy di nessuno ed essendo il canile comunale una struttura pubblica? Viste le carenze strutturali del canile, come vengono impiegate le risorse pubbliche derivanti dai contributi fiscali dei cittadini? Essendo stato indetto un bando pubblico per la gestione del canile e tenendo conto del vortice di polemiche e accuse susseguite all’aggiudicazione della gestione dello stesso, a oggi ci chiediamo come mai soltanto “Gaia onlus” ha avuto il coraggio di partecipare alla gara e nessun’altra associazione si è fatta avanti? Sulla scorta di tali considerazioni ci interroghiamo sul motivo per il quale oggi vengano sollevate tante e tali perplessità da chi, invece, all’indomani dell’apertura delle buste, aveva chiesto all’associazione “Gaia onlus” di collaborare per la gestione del canile comunale di Mesagne.


Signor sindaco, esponiamo i nostri dubbi e perplessità proprio a lei, padre di tutti quegli ergastolani senza colpa costretti a una vita all’interno di un vero e proprio campo di detenzione e morte. “Gaia onlus” ha vinto l’apposito bando di gara, ora per quale motivo dovrebbe vedersi negare il diritto di gestire il canile? Per quale motivo chi ha operato per anni all’interno del canile senza migliorare le condizioni di detenzione degli animali, oggi si preoccupa solo di attaccare “Gaia onlus”?


Signor sindaco, tutta Mesagne trarrebbe vantaggio da una buona gestione del canile comunale, in primis i cani detenuti al suo interno, in seconda istanza i cittadini contribuenti, e infine l’intera città e i suoi amministratori che guadagnerebbero in lustro se la struttura venisse assurta a struttura modello.


Vorrei chiosare sull’illazione principe di chi attacca “Gaia onlus”, di chi sta mettendo in atto una campagna di diffamazione basandosi su un’accusa insensata e tipica di chi non ha argomentazioni valide, ossia l’infamia che “Gaia onlus” invii i cani nel laboratori per la vivisezione. Questa supposizione nasce con l’avvio della collaborazione di “Gaia onlus” con due associazioni estere, una tedesca e una svizzera. Dato che “Gaia onlus” lotta contro le deportazioni di cani in Italia e all’estero e contro ogni tipo di maltrattamento e atto di crudeltà verso gli animali, pare alquanto fuori luogo muovere accuse senza essere in possesso di prove che avvalorino la tesi che dorrebbe screditare il nostro operato.


Certi della sua comprensione e attenzione, e altrettanto sicuri che il Comune di Mesagne voglia fare il bene dei cani detenuti all’interno del canile comunale locale, sindaco, restiamo in attesa di una sua risposta. Luigia Parco, presidente di “Gaia onlus”.

Lutto nella famiglia Maci, patron delle Cantine Due Palme


Lutto nella famiglia Maci, patron delle Cantine Due Palme
Giuseppe Messe

Si è spenta tra le braccia dei suoi figli, all’età di 69, Enrichetta Bonfrate. Ne danno il triste annuncio Angelo Maci e i suoi figli, Marco, Antonella, Melissa e Gilberto. Dopo una lunga sofferenza,  nonostante abbia lottato con grinta contro un male incurabile, Enrichetta ieri mattina ha smesso di soffrire. I funerali si svolgeranno oggi,  mercoledì 30 ottobre, alle ore 15.00, nella chiesa Madre di Cellino San Marco. La messa sarà officiata da don Cosimo Posi, parroco del paese e persona molto vicina alla famiglia Maci.

martedì 29 ottobre 2013

Ruba un Ulivo Secolare e lo pianta nella sua villa a mare


Ruba un Ulivo Secolare e lo pianta nella sua villa a mare
Davide Daloisio

OSTUNI – Sembrava che nessuno lo stesse guardando, quando un noto personaggio barese ha preso il suo camion munito di gru e ha sradicato un esemplare secolare d’ulivo per poi ripiantarlo nella sua villa privata a Rosa Marina, nota località balneare ostunese. Ha fatto appena in tempo a rilassarsi pensando di averla fatta franca, quando gli uomini del Corpo Forestale dello Stato lo hanno sorpreso e gli hanno presentato il conto: 6000 euro di multa e una denuncia per aver rubato e deturpato quello che con la legge del 4 Luglio 2007 è ritenuto bene monumentale. La suddetta legge interviene a tutela degli ulivi pugliesi ed è per questo che c’è bisogno di un’autorizzazione che consenta l’espianto, il trasporto e il trapianto degli esemplari secolari. Il tempestivo intervento è stato effettuato anche grazie alla segnalazione di alcuni cittadini onesti che hanno subito composto il 1515,  numero di emergenza ambientale.


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Protestano i titolari delle lavanderie tradizionali


Protestano i titolari delle lavanderie tradizionali
Giuseppe Messe

I titolari delle lavanderie mesagnesi sono preoccupati per il proliferare sul territorio delle cosiddette lavanderie a gettoni. Non perché siano contrati, ma perché il fenomeno, oltre ad assumere proporzioni sempre maggiori, li mette di fronte ad una concorrenza sleale. Scrivono all’assessore alle Attività Produttive, Luigi Vizzino e all’on. Toni Matarrelli perché si interessino del problema. “Ci sono alcuni aspetti che per noi sono penalizzanti – scrivono -. Non ci sono controlli sulle lavanderie a gettone che offrono assieme al lavaggio, anche la stiratura, il confezionamento e, addirittura, il ritiro e la consegna a domicilio”. C’é chi anche promuove tale attività con il volantinaggio. “Siamo costretti a lottare ogni giorno con chi non rispetta le regole sfruttando la mancanza di controlli da parte di chi è preposto”. E aggiungono: “Le lavanderie self-service sono un’alternativa valida a chi è in difficoltà o a chi vuole fare da solo per risparmiare qualche euro. Ma non è questa la strada”. Concludono. “Le lavanderie tradizionali si distinguono per la qualità del servizio, per le garanzie che vengono assicurate e per l’esperienza. Non siamo per la repressione ma semplicemente perché ci siano i dovuti controlli sulle imprese che non rispettano le regole. Non accettiamo la concerenza sleale. Non ci sono le condizioni economiche e di mercato per reggere anche chi è al di fuori degli schemi della legge e dell’etica”.


 

Appuntamenti Young to Young


Appuntamenti Young to Young
Giuseppe Messe

Diversi appuntamenti domani a Mesagne nell’ambito del Progetto “Young to Young” con lo “Scienza – live Festival” promosso dalla Provincia di Brindisi. L’assessorato alle Politiche Giovanili di Mesagne ha manifestato piena collaborazione per un’iniziativa che mette al centro i giovani e le loro istanze culturali e artistiche. In mattinata nel Castello Normanno–Svevo e presso il Teatro comunale avranno luogo proiezioni video, seminari scientifici e lo spettacolo teatrale dal titolo “Talmente cieco da vedere”. Nel pomeriggio nel Teatro comunale si alterneranno le esibizioni di gruppi di danza e band locali. Dalle 20.00 sono previsti alcuni spettacoli teatrali.


 

Il Presidente della Stp respinge le accuse


Il Presidente della Stp respinge le accuse
Giuseppe Messe

L’avv. Rosario Almiento (nella foto), presidente della Stp di Brindisi, respinge al mittente le critiche mosse dall’on. Matarrelli riguardo presunte irregolarità nel concorso espletato nei giorni scorsi. L’avv. Almiento si ripromette di incontrare nei prossimi giorni il Presidente della Regione, Nichi Vendola, per rappresentargli il contesto nel quale è stato svclto il concorso che  – spiega – è stato svolto regolarmente da parte della società milanese alla quale era stato affidato l’incarico di tenere l’esame, durante il quale non ci sono state interferenze per selezionare i candidati più preparati e meritevoli. Il presidente Almineto ha aggiunto che se dovesse avere notizie di eventuali interferenze, informerà immediatamente la Procura della Repubblica di Brindisi e la Magistratura, ma anche chi lo accusa ingiustamente.

Roberto Carluccio consigliere comunale


Roberto Carluccio consigliere comunale
Giuseppe Messe

L’architetto Roberto Carluccio ieri pomeriggio è diventato consigliere comunale di Mesagne. Il professionista mesagnese, 44 anni, subentra al dimissionario Roberto Distante che ha lasciato la massima assise per motivi personali ma, forse, anche perché non si ritrova più nel modo di far politica di oggi. Distante è stato salutato dal presidente Orsini che ha ricordato di essere stato avviato alla politica attiva proprio da Distante, e dal sindaco Scoditti che ha ricordato il ruolo che ebbe personalmente nell’aver individuato ai tempi della Democrazia Crisitana il prof. Distante come giovane da impegnare in politica. Distante è stato salutato anche da Domeniuco Magrì con il quale ebbe non pochi disaccordi durante la breve parentesi del governo Incalza.  Carluccio ha aderito al gruppo del movimento Mesagne Incalza nel quale alle elezioni del marzo 2010 era giunto al terzo posto dopo Enzo Incalza e Roberto Distante.

L'on. Matarrelli chiede l'annullamento del concorso alla Stp


L'on. Matarrelli chiede l'annullamento del concorso alla Stp
Giuseppe Messe

La scorsa settimana, prima che iniziassero le prove del concorso pubblico per l’assunzione di personale nella Stp (società trasporti pubblici) di Brindisi, l’on. Toni Matarrelli (Sel, nella foto), aveva rivolto un appello perché fosse garantito ai candidati il più alto tasso di trasparenza e perché fossero adottati gli standard più avanzati di selezione, come altre e maggiori aziende pubbliche o compartecipate già fanno da tempo, magari vidimando i compiti con codici a barre, abbinando i codici ai candidati attraverso il sorteggio elettronico, correggendo le prove contestualmente nella medesima giornata.

Il parlamentare mesagnese credeva di essere in linea con il «nuovo corso» annunciato dal presidente avv. Almiento che aveva assicurato, fin dal suo insediamento, anche in segno opposto alle precedenti, che i concorsi sarebbero stati improntati al rigore ed al rispetto delle regole. “Invece dalle notizie in mio possesso – scrive l’on. Matarrelli – la selezione dello scorso 23 ottobre sembrerebbe gravemente inficiata da almeno due vizi di forma. Il primo, apparentemente meno grave, sarebbe quello di aver svolto test strettamente «tecnici» mentre il bando ne aveva previsti di «psicoattitudinali». E’ evidente – continua Matarrelli – come una informazione tanto fuorviante abbia potuto disorientare ed indurre in errore molti dei partecipanti. Il secondo, che pure qualcuno potrebbe considerare legittimo sul piano delle modalità di svolgimento, è invece particolarmente più critico perché la commissione avrebbe consentito ai candidati la libera opportunità di correggere le risposte, annerendo quelle sbagliate e crociando quelle nuovamente considerate giuste. Ora è lampante – conclude Matarrelli – che una prova svolta in questo modo possa essere artefatta con comodo, certamente ove ci si trovasse in presenza di malafede. Ma il solo immaginare il rischio di manomissione degli scritti di un concorso così tanto atteso da una larga schiera di disoccupati mi induce a considerarlo non valido e a chiederne, con immediata risoluzione, l’annullamento e la riproposizione con regole questa volta certe e certamente trasparenti”.

Il parlamentare del Sel ha inviato una nota per chiedere l’annullamento del concorso al Presidente della Stp Brindisi Rosario Almiento, e ai membri del Consiglio di amministrazione della Stp, al Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, al Commissario Prefettizio della Città di Brindisi Cesare Castelli ed al sindaco di Brindisi, Mimmo Consales.


 


 


Toni Matarrelli

"Ar.Tur luoghi d’arte e d’accoglienza” e “PromoCultura” per la promozione di Mesagne


"Ar.Tur luoghi d’arte e d’accoglienza” e “PromoCultura” per la promozione di Mesagne
Giuseppe Messe

Anche quest’anno le associazioni culturali “Ar.Tur Luohi d’Arte e di accoglienza” e “PromoCultura” hanno garantito con successo l’attività di promozione turistica della città collaborando con il Comune nei servizi di accoglienza, informazioni ed elaborazione dei dati sulla ricettività locale. “Nel periodo estivo appena trascorso le due associazioni hanno offerto visite guidate gratuite ai tanti gruppi di visitatori che si sono affacciati per chiedere di essere guidati alla bellezza dei monumenti e del centro storico cittadino, novità che già l’anno scorso aveva fatto registrare apprezzamenti e partecipazione, potendo i visitatori – nei numerosi giorni di promozione del periodo estivo -  accedere gratuitamente anche alla visita del Castello e del Museo del territorio avvalendosi di guide professionali. Un servizio che rispetto agli anni precedenti si è consolidato; sono infatti aumentate le prenotazioni di visite programmate sempre meno estemporanee ma meglio calendarizzate” ha spiegato l’assessore al Turismo e alla Cultura Maria De Guido.

Mesagne ha beneficiato anche quest’anno delle aperture straordinarie del castello Normanno-Svevo come previsto dal programma Puglia Open Days dell’ARET Puglia Promozione. Le visite guidate gratuite si sono svolte grazie alla collaborazione dell’Unpli Puglia. Grazie alle Associazioni Culturali  Ar.Tur. e Promocultura si sono potute  realizzare al meglio iniziative che hanno visto la presenza nella Città di Mesagne di tour operator provenienti da ogni parte del mondo, come di recente da Russia, Ungheria,  Repubblica Ceca, Olanda e Belgio.  Si è anche avuta una collaborazione con gli studenti del corso Iter dell’istituto “Epifanio Ferdinando” della sezione Commerciale di Mesagne che quest’anno ha interessato studenti delle quinte classi e che per le restanti annualità sarà rivolto agli studenti delle terze classi. Nel frattempo il Comune di Mesagne, Ufficio al Turismo, ha chiesto e ottenuto formale istituzione dell’ufficio Iat così come previsto dal DGR del 2012 della Regione Puglia e si è pronti a sottoscrivere il relativo Protocollo d’intesa con Puglia Promozione, così come approvato dalla Giunta Comunale nei giorni scorsi.

A Mesagne l’associazione nazionale dei critici di teatro


A Mesagne l’associazione nazionale dei critici di teatro
Giuseppe Messe

Sabato 2 novembre Mesagne ospiterà l’associazione nazionale dei critici di teatro con giornalisti e opinion leaders che potranno conoscere il patrimonio storico e culturale  della città. Un evento importante sul piano culturale che rientra nell’ambito di una programmazione più vasta che fa capo al progetto “Walls-separate worlds” di Astragali teatro, in collaborazione con il teatro pubblico pugliese, l’international theatre institute-italia e l’associazione nazionale critici di teatro.Tre giorni, dal 31 ottobre al 2 novembre, dedicati alla critica teatrale, al teatro contemporaneo e al territorio. Il programma si svilupperà tra Lecce e Mesagne.

Il 31 ottobre a Lecce apertura dei lavori dell’assemblea nazionale dei critici di teatro a palazzo Turrisi. Tavola rotonda e dibattito “Finestra sullo spettacolo in Puglia”. Il 1° novembre presentazione dell’international theatre institute alla presenza Thomas Engel, international theatre institute – secretariat general e di fabio tolledi, presidente international theatre institute-italia. Nel pomeriggio il teatro Paisiello cerimonia di premiazione con la consegna del premio del­la critica e dei premi delle riviste Hystrio, Inscenaonline e Teatri delle diversità agli artisti vincitori.

Mesagne farà da scenario agli appuntamenti del 2 novembre che saranno finalizzati alla promozione turistico/culturale locale e regionale. Si inizia alle 10.00 nel castello Normanno–Svevo e presentazione del progetto “Walls separate worlds”. A seguire l’incontro dal titolo “Le residenze teatrali: spazi, creazione, territori”. Alle ore 12.30, presso il teatro comunale di Mesagne andrà in scena “Aspettando il vento” della compagnia Thalassia. Nel pomeriggio presentazione delle residenze pugliesi. Saranno presenti i critici teatrali dei più importanti giornali nazionali.


 

Volley femminile. Prima vittoria del Mesagne a Nola


Volley femminile. Prima vittoria del Mesagne a Nola
Giuseppe Messe

Sul campo della neo promossa Nola le ragazze del Mesagne Volley conquistano la prima vittoria (1-3) della stagione.  Le campane, sostenute da 300 tifosi, sono state battute dal Mesagne che voleva asssolutamente rifarsi della prima sconfitta in casa contro il Turi. opo la sconfitta casalinga del debutto. Partono bene le atlete di coach Chionna che travolgono le avversarie con una prestazione di tutto riguardo: il primo set vede un costante vantaggio delle ospiti. Nel secondo set le mesagnesi sembrano concedere spazi alle atlete di coach Buono, che sostenute dalla tifoseria locale chiudono a proprio vantaggio la seconda frazione di gioco, sebbene sempre tallonate dalle gialloblu. La voglia di tornare a casa con un risultato positivo incita il Mesagne a travolgere le avversarie con due set in cui tengono a bada le velleità delle padrone di casa di dimostrare il loro valore: le mesagnesi chiudono il terzo e quarto set a proprio favore, tornando a casa con una prima meritatissima vittoria. Ha debuttato in B2 la giovanissima Ilenia Novia, classe ’98 di Ortanova (Fg). Domenica 3 novembre (ore 18) il Mesagne è impegnato ancora a Cutrofiano.

Primo Nola-Off Occhiali Mesagne 1-3 (15-25; 25-23; 20-25; 16-25). Primo Nola: De Martino 116, Pasciari (C) 3, Palazzolo 6, Prisco, De Sena ne, Ferrante 11, Vecchione, Rinaldi 5, Angelillo E., Trinchese 7, Angelillo A. (L2), Tafuro (L1) Paura ne. All. Buono. Off Occhiali Mesagne: Miceli 2, Abbracciavento 4, Arinze 9, Caforio (L1), D’Errico (L2), Agostinelli 2, Novia, Meccariello 15, Altomonte 4, Murri 12, Riparabelli 8. All. Chionna, 2° Giunta.

Arbitri Pietro Sacco di Isernia e Pasqualino Petrucelli di Campobasso.


 

Cna: prestiti agevolati alle imprese


Cna: prestiti agevolati alle imprese
Giuseppe Messe

La Cna apre i nuovi “Artigiancassa point” sull’intero territorio provinciale in considerazione della sempre maggiore richiesta di finanziamento e accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese. In diversi comuni della provincia sono stati aperti ben nove  “Artigiancassa point”. Grazie alle nuove sedi decentrate, che si andranno ad affiancare alla sede principale sita presso gli uffici della Cna di Brindisi,  i finanziamenti e gli strumenti agevolati di Artigiancassa saranno accessibili più facilmente da tutti i richiedenti. Gli imprenditori potranno ricevere assistenza e consulenza qualificata nell’accesso ai prestiti rivolgendosi agli Artigiancassa Point  della CNA più vicini, nei comuni di Cisternino, Fasano, Francavilla Fontana, Mesagne, Ostuni, San Pietro Vernotico, San Vito dei Normanni e Torre Santa Susanna. Per maggiori informazioni sulle nuove sedi CNA- Artigiancassa point è possibile contattare la Cna di Brindisi- dott.ssa Valeria Miraglia – tel. 0831/511625 oppure consultare il sito www.cnabrindisi.com e la pagina Facebook: https://www.facebook.com/cna.brindisi. Per Mesagne contrattare Cosimo Simone,  via Federico II Svevo, 148, tel. 0831/776665 e-mail info.studiosimone@gmail.com

lunedì 28 ottobre 2013

Pd al congresso


Pd al congresso
Giuseppe Messe

Il 29 e il 30 ottobre si terrà il congresso di circolo e provinciale del Pd. Gli iscritti e gli elettori del Pd che condividono la proposta del partito saranno chiamati ad eleggere il segretario di federazione provinciale e il segretario di circolo con i rispettivi organi dirigenti. Dopo l’entusiasmo della fase costitutiva, che ha visto milioni di persone partecipare attraverso le elezioni primarie, Il Pd ha conosciuto diverse difficoltà e problemi, suggellati da un calo elettorale significativo, pagando anche la fatica di costruire un nuovo terreno comune partendo da esperienze diverse. I congressi, con la presentazione delle mozioni Cuperlo, Renzi, Pittella e Civati, sono per tutti noi una grande occasione per un dibattito vero e partecipato. L’auspicio é che da questo congresso il Pd sia finalmente riconoscibile a tutti con una linea politica chiara rispetto ai temi programmatici forti (lavoro e occupazione, welfare, ambiente, energia, scuola,…), rispetto alle alleanze e su quale forma di partito che iscritti e elettori intendono darsi. Il percorso congressuale inizia con una fase nella quale attraverso le convenzioni di circolo, provinciali e nazionali, gli iscritti andranno a determinare una prima selezione dei candidati e delle mozioni che poi successivamente verranno presentate alle primarie dell’8 dicembre aperte a chi condivide la proposta politica. L’augurio è che il Pd di Mesagne crei occasioni importanti per fare conoscere le tesi, per individuare spazi di dibattito, per promuovere una reale ed ampia partecipazione nella città, facendosi tutti garanti della pluralità dei candidati e delle tesi. Appuntamento martedì al circolo Di Vittorio di via Castello alle ore 17.30 e mercoledì alle ore 16.00.


 

domenica 27 ottobre 2013

Calcio. Mesagne-Porto Cesareo 2-2


Calcio. Mesagne-Porto Cesareo 2-2
Giuseppe Messe

Ancora una partita sotto tono per il Mesagne che contro la squadra leccese è riuscito a pareggiare solo a 5′ dal termine su autorete. Su un cross, l’ennesimo dalle retrovie, un difensore ospite ha colpito di testa insaccando alle spalle dell’incolpevole portiere. E’ stata una partita rocambolesca. Passato in vantaggio con Taurisano, gli ospiti sono riusciti a capovolgere il risultato grazie anche alle parate del suo portiere ed agli errori del Mesagne che ha addirittura sbagliato tre rigori. Due volte Iunco e poi Brigante non sono stati capaci di trasformare i penalty. Poi l’autorete finale e un 2 a 2 tutto sommato meritato.

I fiori, gli alberi, il vento faranno compagnia al tuo desiderio di libertà. Dedicato a Melissa


I fiori, gli alberi, il vento faranno compagnia al tuo desiderio di libertà. Dedicato a Melissa
Giuseppe Messe

“I fiori, gli alberi, il vento faranno compagnia al tuo desiderio di libertà”. E’ quanto la città di Baronissi (Salerno) ieri 26 ottobre 2013 ha voluto scrivere sulla targa posta all’ingresso del parco cittadino inaugurato e dedicato a Melissa Bassi. Alla cerimonia tenuta dall’arcivescovo di Salerno, Luigi Moretti, erano presenti il sindaco di Baronissi, Giovanni Moscatiello, il sindaco di Mesagne, Franco Scoditti, il presidente del consiglio di Mesagne, Fernando Orsini e i genitori di Melissa, Rita Muri e Massimo Bassi.

Centro polivalente anziani. Si chiede la modifica dello statuto


Centro polivalente anziani. Si chiede la modifica dello statuto
Giuseppe Messe

“Non penso che ci sia una legge che vieti di fare volontariato per più di 2 anni, mentre un consigliere comunale si può candidare all’infinito”. Il presidente del Centro polivalente anziani, Emanuele Marrazza, ha scritto lo scorso 14 aprile al Sindaco e all’assessore alle Politiche Sociali perchè prendessero in considerazione la possibilità di modifica dello statuto del Centro che non prevede due mandati consecutivi per l’esecutivo. La richiesta inviata era corredata da 220 firme di soci favorevoli alla modifica. “Si sperava in una maggiore considerazione da parte dell’Amministrazione Scoditti ma, evidentemente, ci siamo sbagliati ancora una volta”, aggiunge il presidente Marrazza che ricorda quando nel 2004 si permise la rielezione dell’allora presidente Cosimo Caramia per 3 mandati consecutivi. “Noi ogni giorno siamo presenti al Centro per farlo rivivere e fare volontariato. Voi non siete mai venuti e, se lo avete fatto, vuol dire che non ci siamo resi conto”, conclude con tono sarcastico.

Calcio Prima categoria. Mesagne-Porto Cesareo


Calcio Prima categoria. Mesagne-Porto Cesareo
Giuseppe Messe

Il Mesagne di mister Calabrese torna a giocare tra le mura amiche dopo la infelice parentesi di Tuturano dove domenica scorsa i gialloblù hanno subito il primo stop del campionato. La squadra in settimana si è allenata con il piglio giusto per recuperare una condizione atletica apparsa sotto tono. Mister Calabrese potrebbe far rientrare il giovane Demitri domenica in tribuna perchè squalificato. La sensazione è che in caso di mancato successo il presidente Todisco possa prendere dei provvedimenti. Questa la probabile formazione Pendinelli Giardino Morleo Marini Giudice Narcisi Taurisano Demitri Iunco Manca Coppola.

Calcio giovanile. Oggi Annunziata-Taranto


Calcio giovanile. Oggi Annunziata-Taranto
Giuseppe Messe

Quarta giornata del campionato regionale Figc categoria Giovanissimi. I ragazzi della SS. Annunziata questa mattina (ore 10) affrontano il Taranto Calcio allo stadio di contrada Tagliata. Mister Buffo ha convocato Resta, Nacci, Greco, Cuomo, Oliva, Turano, Derinaldis, Di Lauro, Rosato, Martella Profilo, Perrucci, Franco, Dimola, Pastore, Bianchi, D’Errico. Infine la classifica del girone alla quarta giornata: O. Francavilla, A. Ostuni, Fasano, Taranto e R. Grottaglie punti 6, A. Mesagne, Cedas, Grottaglie 4, Nitor, A. S. Vito e Ceglie 3, Cisternino 0.

Festa degli animali a Love Garden


Festa degli animali a Love Garden
Giuseppe Messe

Oggi, dalle ore 10 alle 13, presso Love Garden, meglio conosciuta dai mesagnesi come la Villetta degli Innamorati, si svolge la festa dei pelosi. La manifestazione, intitolata “Incontriamoci”, vedrà presenti i cani con i loro proprietari e con i professionisti del settore: il veterinario, l’educatore cinofilo, il toilettatore e altre figure che ruotano intorno al mondo degli amici a quattro zampe.

Die Hard. Il centrodestra torna ad attaccare l'Amministrazione


Die Hard. Il centrodestra torna ad attaccare l'Amministrazione
Giuseppe Messe

sabato 26 ottobre 2013

No a speculazioni politiche riguardanti la legalità


No a speculazioni politiche riguardanti la legalità
Giuseppe Messe

“L’attenzione mia personale e di tutta l’Amministrazione comunale di Mesagne verso la problematica della legalità è sempre stata al massimo livello. Lo abbiamo dimostrato più volte. Da sempre. Per tutte le maggioranze che hanno governato questa città la lotta all’illegalità è stata prioritaria. Anche quando ha governato il centrodestra. Per questo motivo non ammetto che l’opposizione speculi su questa problematica. Nessuno può permettersi di far sorgere nei cittadini dubbi riguardanti la volontà di coprire qualcosa o qualcuno”. Durissima la reazione del sindaco Scoditti sulla interpellanza del centrodestra presentata dai consiglieri Semeraro, Magrì e Dimastrodonato che accusano l’Amministrazione comunale di non essersi costituita parte civile nel processo Die Hard.

Die Hard: tutte le condanne


Die Hard: tutte le condanne
Giuseppe Messe

Nove i condannati nel processo “Die hard” che si è svolto ieri a Lecce con il rito abbreviato. Nel corso del procedimento è stato assolto Massimo Pasimeni, alias Piccolo dente, per il quale era stata chiesta una condanna a 4 anni. Il Gup di Lecce, Annalisa De Benedictis, in alcuni casi ha dato una condanna superiore alle richieste fatte dal pm Alberto Santacatterina. Queste le condanne: 10 anni, la richiesta era di 7, per il 34enne di Mesagne Francesco Gravina alias Gabibbo; 10 anni, richiesti sei anni e sei mesi, per il 40enne di Mesagne Giovanni Longo; 8 anni, a fronte di una richiesta di sei e mezzo, per il 34enne di Mesagne Rosario Capodieci; 8 anni, contro i sei e otto mesi chiesti, per il 25enne di Mesagne Nicola Destino; 6 anni e sei mesi per il 36enne di Mesagne Marcello Romano; 6 anni per il 45enne di Brindisi Antonio Centonze; 5 anni e quattro mesi, a fonte dei sei richiesti, per il 26enne di Brindisi Marco Petrachi; 4 anni per Cosimo Giovanni Guarini, 36enne di Mesagne, collaboratore di giustizia; 4 anni per il 25enne di Mesagne Alessandro Perez.

Scoperta evasione fiscale per oltre 25 mln di euro


Scoperta evasione fiscale per oltre 25 mln di euro
Giuseppe Messe

La Guardia di Finanza di S. Pietro Vernotico ha scoperto una impresa, completamente sconosciuta al fisco, che commerciava con l’estero auto di grossa cilindrata, tra cui Porsche, Ferrari e Lamborghini omettendo dichiarazioni di reddito per oltre 25 milioni di euro. Il meccanismo fraudolento è stato scoperto durante una verifica fiscale grazie anche alla collaborazione con i colleghi tedeschi. Dagli accertamenti effettuati, la ditta dal 2008 ad oggi ha acquistato e rivenduto in nero, soprattutto in Germania, oltre mille auto di lusso senza mai frle transitare in Italia.

Matarrelli condanna l'intimidazione allo Stato democratico


Matarrelli condanna l'intimidazione allo Stato democratico
Giuseppe Messe

Condanno fermamente la vile intimidazione destinata a così tanto valenti rappresentanti dello Stato democratico. Il messaggio minatorio indirizzato al magistrato De Nozza e ai poliziotti Somma e Di Nunno e ad un altro ancora in forza alla Questura di Brindisi copre la già tesa atmosfera dell’ordine pubblico nel capoluogo brindisino di una ulteriore ombra ascrivibile alla criminalità organizzata. Perché, se la matrice dell’attentato è ancora formalmente da identificare, certamente mafioso è il metodo scelto da chi tenta, dall’ombra, di inibire o deviare l’attività degli inquirenti. Sono a conoscenza del prezioso impegno condotto da questi uomini e dai molti altri servitori dello Stato presenti nel nostro territorio. Mi schiero perciò, fuor di retorica, al loro fianco: nelle prossime ore solleciterò il neoeletto vicepresidente della Commissione Antimafia Claudio Fava ad indirizzare una maggiore e concreta attenzione verso le intricate vicende della nostra provincia. Toni Matarrelli Deputato SEL

Lettera aperta del sindaco Scoditti all'on. Matarrelli


Lettera aperta del sindaco Scoditti all'on. Matarrelli
Giuseppe Messe

Caro Onorevole Matarrelli


ti rispondo pubblicamente anche se avrei preferito potertene parlare di persona, non certamente per tacere su questioni di interesse generale, ma per evitare che tale argomento, particolarmente delicato, potesse essere strumentalizzato e interpretato in maniera distorta. La forma di confronto che hai scelto in questa occasione, però, presuppone una risposta pubblica attraverso la stampa. La differenza di età esistente tra noi mi permette con estrema serenità di dirti che sbagli nel definire il provvedimento “forse banale”. Non lo è assolutamente e mai ho pensato di considerarlo meno urgente rispetto ad altre questioni. Perché devi sapere che, mentre i partiti e il mondo politico in generale si “affannano” tra equilibri e decisioni poco digeribili di fronte all’opinione pubblica, dall’altra parte c’è una cittadinanza che io conosco bene e che ha bisogno di sostanza, di dati di fatto, di operatività, di concretezza. Quella stessa concretezza che non mi è mancata nel richiedere ad una ditta specializzata in data 25 giugno 2013 un preventivo per la fornitura della giostra per disabili. Espletate le dovute procedure, sono contento di dirti che la giostra è stata acquistata con fondi comunali, è nella nostra disponibilità e la settimana prossima verrà montata in Villa. E non sono contento perché rispondo a te. Né lo sono perché posso pavoneggiarmi di fronte alla città. Sono contento del fatto che tutti i bambini, da questo momento, potranno dire di essersi divertiti sulle giostre. Tutti.


Non posso nasconderti che mi sono sentito sinceramente amareggiato per questa pubblica esposizione su una mia presunta mancanza di sensibilità. L’amarezza derivava dal fatto che al centro dell’attenzione vi era un provvedimento che riguardava evidentemente situazioni di disabilità. Ma immagino che il tuo sforzo di comunicazione sia stato dettato dalla volontà di sollecitare e sostenere le procedure affinché i ragazzi diversamente abili potessero vivere in una città culturalmente preparata a fronteggiare ogni forma di esclusione. E allora ho voluto cogliere il tuo invito nel senso di una collaborazione utile per ottenere il miglior risultato possibile. Per questo ti ringrazio e ti esorto a continuare ad essere attento osservatore delle criticità. Ma ti invito anche a non fermarti alla superficialità e a considerare che vivendo quotidianamente a Mesagne e trascorrendo la quasi totalità delle mie giornate a Palazzo di Città, so perfettamente quali sono i problemi di Mesagne, li affronto personalmente e li porto sulle spalle così come è giusto che faccia un Sindaco. Una disposizione d’animo che mi ha portato, in maniera del tutto naturale, a considerare la giostra per diversamente abili come un adempimento imprescindibile. Allo stesso modo, già da tempo, ho deciso di lasciare al Comune il 20% della mia non certo rilevante indennità di carica  a disposizione di situazioni di particolare disagio economico e senza mai pubblicizzare tale scelta prima di oggi.


Caro Toni viviamo un momento storico mortificante sotto diversi punti di vista. Nel mezzo ci sono le famiglie mesagnesi che hanno diritti, aspettative, speranze, difficoltà. Io ci sono. Sono sempre a disposizione di tutti.  Sono disponibile anche ad incontrarti ciclicamente, in modo da poter fare insieme (io da Sindaco e tu da Parlamentare) il punto della situazione sui numerosissimi problemi della città. La collaborazione, a diversi livelli, può e deve essere la chiave di lettura giusta per intercettare  bisogni ed elaborare risposte. Lo dobbiamo alla nostra comunità.


Un saluto Franco Scoditti


 

Oggi a Brindisi la Giornata Internazionale del Cinema di Famiglia


Oggi a Brindisi la Giornata Internazionale del Cinema di Famiglia
Giuseppe Messe

Tutto pronto per l’Home Movie Day, la giornata in cui si celebrano i filmati amatoriali, le pellicole di famiglia, i video privati e chi li ha realizzati. L’appuntamento si svolge da undici anni in molte città del mondo e, sabato 26 ottobre 2013 a partire dalle 17, per la prima volta si celebra anche a Brindisi nell’ex Convento Santa Chiara. La Giornata Internazionale è organizzata dalla Residenza Teatrale Thalassia nell’ambito del progetto Teatri Abitati di Regione Puglia e Teatro Pubblico Pugliese, in collaborazione con il Comune di Brindisi, ed è a cura della regista Paola Crescenzo e del curatore artistico Daniele Guadalupi.


L’Home Movie Day è un appuntamento che raccoglie un pubblico di tutte le fasce d’età. Ad oggi, dopo l’invito rivolto alla cittadinanza per consegnare i propri filmati di famiglia e, grazie agli archivi privati messi a disposizione dell’organizzazione, sono state già censite decine di filmati pari a circa 5 chilometri di pellicole. La raccolta continua nel corso della giornata del 26 e successivamente, per contribuire alla crescita dell’Archivio delle Memorie nel Museo della Memoria Migrante (Ex Convento Santa Chiara).


 PROGRAMMA 17.00 – 20.00 Censimento e raccolta delle pellicole. Riguardiamo con voi le vostre pellicole a passo ridotto, i video8 e le VHS per l’Archivio delle Memorie nel Museo della Memoria Migrante.

18.30 Presentazione Museo della Memoria Migrante e saluti istituzionali.

19.00 Proiezione pellicole e video amatoriali. Filmati di cineamatori brindisini già censiti, tra questi il Fondo Assante: video amatoriali della rock band ai tempi del Centro Sociale nell’ex Convento Santa Chiara.

20.00 Proiezione “Il mare d’inverno” episodio del film “Formato Ridotto” di Home Movies, prodotto da Kinè in collaborazione con la Regione Emilia Romagna.

20.20 Proiezione “Fondo Assante”: i Blackboard Jungle, video amatoriali della rock band.

21.00 Proiezione delle pellicole raccolte con la sonorizzazione dal vivo di Vincenzo Assante e Giovanni De Leonardis.


 

Le "non risposte" del sindaco Scoditti


Le "non risposte" del sindaco Scoditti
Giuseppe Messe

Comunicato delle segreterie e gruppi consiliari del PDL – NIP – MI – N.PSI – LA DESTRA – MPT 

Nel leggere la risposta del Sindaco in merito alla nostra interrogazione sui gravi disagi patiti dalla città di Mesagne in occasione del nubifragio dello scorso 7 ottobre, verrebbe seriamente da chiedersi se il primo cittadino si sia reso conto della superficialità delle sue affermazioni che fanno oltremodo riflettere su quali rischi abbia corso la cittadinanza in quella giornata di inizio autunno. Le risposte ai nostri quesiti sono delle “non risposte” a cui va aggiunta la solita abitudine, da parte dell’ amministrazione, di scaricare le responsabilità ad altri soggetti istituzionali per non ammettere i propri palesi errori. Andiamo per ordine; il sindaco afferma che  secondo le disposizioni regionali in materia,  l’allerta meteo da parte della regione è arrivata in ritardo, ma non risponde alla nostra domanda sulla disposizione  regionale che obbliga i comuni, a“… consultare quotidianamente il sito web del Servizio Protezione Civile regionale al fine di valutare i possibili scenari di rischio attesi nel territorio di propria competenza ed attivarsi secondo il proprio piano di protezione civile comunale…” . Una mancata risposta dunque equivale a dire: non fatto!


Passiamo all’adozione del Piano comunale di protezione civile: assolutamente disatteso. Il sindaco si è limitato ad affermare che i vigili urbani, a cui va comunque il nostro plauso per l’abnegazione con cui hanno lavorato in quella giornata, hanno fatto vari interventi coordinati dall’ufficio tecnico. Per il resto non rispondendo alle domande si presume che innanzitutto non ha attivato il COC(centro operativo comunale), non ha organizzato la struttura operativa comunale, con  dipendenti comunali,Volontari, Imprese private, per assicurare i primi interventi di protezione civile; non ha attivato, anche attraverso il volontariato, i primi interventi urgenti necessari ad affrontare l’emergenza; non ha fornito adeguata informazione alla cittadinanza sul grado d’esposizione al rischio; non ha individuato  siti sicuri da adibire al preventivo e/o temporaneo ricovero per la popolazione   esposta, attivando, se del caso, sgomberi preventivi. Tali procedure, imposte dalla legislazione regionale e nazionale, devono essere adottate a prescindere dalla durata temporale del fenomeno temporalesco. Basti considerare i danni che la città di Mesagne ha subito in sole due ore di pioggia. Per non parlare di risposte che si smentiscono da sole; ad esempio da una parte si afferma che il vestiario per affrontare le emergenze vi sia, e allo stesso tempo si parla di  aumentarne la dotazione: perché? Forze perché non ve ne è a sufficienza?


Per quanto riguarda invece la questione reperibilità, la risposta  è stata lapidaria: il Sindaco in buona sostanza dice: “si provvederà ad attuare il regolamento sulla reperibilità delle squadre di soccorso non appena le risorse saranno disponibili”, ciò significa che  a Mesagne si delibera senza coperture finanziarie. Perché?: cattiva gestione delle risorse pubbliche? certo che si!  Per i canali di scolo, problema “reale” per i pericoli di alluvioni nelle campagne e di conseguenza anche per il paese, ci viene risposto che è stato sollecitato l’Arneo. Incredibile,  esattamente un anno fa ci è stata detta la stessa cosa. Arriviamo agli interventi di pulizia della rete pluviale; ci è stato risposto che questi sono a “misura”. In poche parole non ci sono soldi, si fanno su chiamata: prevenzione zero! Non bisogna solo organizzare conferenze dei servizi dopo i danni, ma occorre predisporre un piano di intervento preventivo, ad esempio facendo delle esercitazione periodiche di protezione civile,  così come previsto fra l’altro, dai piani comunali, regionali e nazionali. Siamo davvero stupefatti e preoccupati per tanta leggerezza, dinanzi a una città sofferente con una macchina amministrativa che purtroppo, per colpa di una gestione politica improponibile,  non c’è che dire  fa “acqua” da tutte le parti.

Matarrelli solidale con il dott. Rossi dell'Asl


Matarrelli solidale con il dott. Rossi dell'Asl
Giuseppe Messe

L’inquietante aggressione perpetrata ai danni del direttore amministrativo della ASL di Brindisi dottor Stefano Rossi è grave per almeno due ordini di motivi. Innanzitutto perché bersaglio del vile agguato è stato un serio professionista, impegnato insieme all’intero management della ASL a riorganizzare i servizi sanitari in un contesto particolarmente difficile, oltre che in attività tese a moralizzare alcuni segmenti della sanità pubblica. Proprio per tale ragione, la violenza a lui destinata è ancora una volta grave: perché Rossi rappresenta l’Azienda Sanitaria, e dunque una propaggine nevralgica dello Stato. L’attacco condotto contro la persona di Rossi ha quindi il pessimo retrogusto della intimidazione verso chi prova col quotidiano lavoro a far applicare norme e regole.


Intendo allora sollecitare il lavoro, già alacre, degli inquirenti, perché assicurino in tempi brevi gli aggressori alle maglie della giustizia; ma invito anche tutte le parti in gioco nel comparto sanitario pubblico ad isolare qualunque soggetto meno o per niente incline al confronto democratico, pacifico, costruttivo. Dall’esito anche simbolico di questa vertenza dipenderà il destino stesso di molte altre questioni in sospeso.


Ho voluto rappresentare personalmente la mia solidarietà al dottor Rossi, che incontrerò lunedì prossimo, ed alla Azienda, recandomi questa mattina nella sede di via Napoli: ai dirigenti ed ai funzionari ho assicurato la mia costante attenzione ai problemi in agenda.


 


Toni Matarrelli

La Uil pensionati pronta a scioperare


La Uil pensionati pronta a scioperare
Giuseppe Messe

La Uil pensionati di Brindisi è certamente pronta a scioperare per il 15 novembre contro il DDL di Stabilità. I pensionati avranno in media 615 euro in meno nel triennio 2014-2016. Nel 2014 la perdita sarà mediamente di 172 euro, nel 2015 di 217 euro e nel 2016 di 226 euro. Per la fascia che va da 3 a 4 volte la soglia minima sarà di 26 euro nel 2014, di 39 euro nel 2015 e di 45 euro nel 2016; per quella che invece va da 4 a 5 volte la soglia minima sarà di 78 euro per il 2014, di 116 euro nel 2015 e di 123 euro nel 2016 e in ultimo per quella che va da 5 a 6 volte la soglia minima sarà di 182 euro nel 2014, di 309 euro nel 2015 e di 319 euro nel 2016. Per le pensioni d’importo superiore a 6 volte il trattamento minimo (sopra i 3mila euro lordi) l’indicizzazione sarà bloccata per il 2014, con una perdita per questo anno di 403 euro per i pensionati che si trovano in questa fascia. Il taglio alle pensioni stimato è di circa 2,3 mld di euro nel triennio. Il governo non vuole ascoltarci, ma questa volta le proteste sono forti contro le misure del Disegno di Legge di Stabilità. Il Governo aveva detto basta ai tagli lineari. È ora di evitare e di comprendere che i pensionati e i lavoratori pubblici non sono merce su cui scaricare sempre le ruberie delle banche e le loro incapacità nel far quadrare l’equilibrio dei conti finanziari, sgravando sui redditi da pensione e sui servizi. Noi diciamo basta perché vogliamo un paese a misura del cittadino. Chiediamo lavoro, equità e giustizia sociale. Lo abbiamo detto e scritto al presidente del Consiglio Letta; gli abbiamo detto anche che la riforma Fornero ha condannato le persone a lavorare per tutta una vita; e questo è inaccettabile. Il sindacato dice basta a scaricare la crisi sui pensionati, provocando disagi alle loro  famiglie e ai più deboli.


La pensione e il lavoro sono essenziali, lo dice la Costituzione. È giusto riavere la vera dignità e noi del sindacato, il 15 novembre,  siamo pronti a tutelarla. Nella nuova formulazione delle detrazioni, conseguente al DDL sulla Stabilità, sembra che il Governo voglia fare solo finta di diminuire le tasse sul lavoro. Gli effetti dei provvedimenti varati sono molto limitativi ed è peraltro inaccettabile che siano stati completamente esclusi i pensionati, penalizzati dolosamente dal 2 taglio delle agevolazioni. L’intervento di rimodulazione delle agevolazioni previsto dal Disegno di Legge di Stabilità è pari a 500 milioni. Il disegno di Legge chiede “Razionalizzazione delle imprese detraibili dall’imponibile nella misura del 19% (art. 15 del Testo Unico delle Imposte Dirette, Dpr. 917/1986). Fra queste ricordiamo: gli interessi passivi sui mutui; le spese sanitarie, per la parte che eccede i 129,11 euro, costituite esclusivamente dalle spese mediche e di assistenza specifica diverse da quelle necessarie nei casi di grave e permanente invalidità o menomazione; le spese funebri; i canoni di locazione concordati; ecc.


La Uil pensionati provinciale di Brindisi ricorda al Governo che toccava ai pensionati, per effetto tangibile di equità, avere risorse maggiorate. Ancora una volta abbiamo un disegno di Legge da approvare, assolutamente insufficiente, inadeguato e riduttivo, il quale, in termini di pressione fiscale sui redditi da lavoro e da pensione, non facilita una ripresa dei consumi e della domanda interna. Occorre cambiare e dare una svolta. La necessità è di uscire dalla recessione e tornare a crescere. Lo ribadiamo ancora una volta.  La richiesta è in una significativa riduzione delle tasse a lavoratori, pensionati ed imprese che investono e facilitano i consumi interni.


La linea guida è in una nuova politica europea che liberi risorse per finanziare gli investimenti a sostegno dell’occupazione, dell’innovazione e delle politiche sociali. La Uil pensionati di Brindisi è nel rifinanziare subito la cassa integrazione e dare certezze a tutti i lavoratori prima di cadere in stato di povertà relativa/assoluta.


I cittadini tutti (e i pensionati in particolare) chiedono con insistenza equità, giustizia sociale e un reddito da ex lavoratore dignitoso. La performance è nell’approvazione della legge che deve essere l’occasione per diminuire realmente le tasse a lavoratori dipendenti, pensionati ed imprese che creano buona occupazione. In particolare si chiede nella “regola epistemologica del fare” di varare un significativo aumento delle detrazioni per dare maggiore equità e sostegno al reddito per i pensionati, di rafforzare e rendere strutturale la detassazione del salario di produttività e porre fine ad un’esclusione iniqua e ingiusta, che incide sui milioni di lavoratori del settore pubblico e di correggere infine, gli elementi di iniquità della nuova tassazione immobiliare (Trise).


Si chiede una svolta politica economica decisiva e fondamentale per dare sostegno alla crescita tagliando la spesa pubblica improduttiva, facendo tagli non generici ma mirati a ridurre sprechi ed inefficienze delle risorse pubbliche e destinando i 3,3 miliardi delle risorse recuperate dalla lotta all’evasione fiscale ai servizi per gli incapienti, al contrasto della povertà e agli anziani e alle persone non autosufficienti. Gli italiani pagano troppe tariffe e tasse per un incasso di 413,3 miliardi di euro. Il podio, molto oneroso, è per l’IRPEF (34,7%) con un gettito vicino ai 164 miliardi di euro all’anno e all’IVA (19,7%) con poco più di 93 miliardi di euro. Le altre tasse, più pesanti, sono per le Aziende con l’Imposta regionale sulle attività produttive e l’Imposta sul reddito delle società. L’Irap (7,0%) incide per il cittadino, con un gettito all’anno di 33,2 miliardi, mentre l’Ires (7,0%) con 32,9 miliardi. La nuova Trise su rifiuti e servizi comunali (al posto della Tares) è un tributo che si paga in relazione al possesso e alla locazione di un immobile (pagano in percentuale, quindi, anche gli inquilini). È un quadro che nella sua significatività, evidenzia costrizione facendo pagare le imposte, e criticità nella presa dei servizi offerti dallo Stato.


A nostro avviso occorre una terapia d’urto per contrastare la povertà in aumento e rimettere in moto la crescita. Il Paese è stanco e bisogna combattere le emergenze. Rivalutare le pensioni è necessario rivedendo e correggendo gli elementi di iniquità e rigidità introdotti dalle norme Fornero sul sistema previdenziale. È indispensabile ripristinare i meccanismi di indicizzazione delle pensioni esistenti prima dell’entrata in vigore del decreto legge n.201/2011, evitando l’erosione progressiva che i trattamenti pensionistici hanno subito in questi anni.


Se i pensionati stanno male, i giovani e gli adulti stanno peggio. È un obbligo prioritario abbattere il tasso di disoccupazione, che ha raggiunto livelli d’allarme rosso. La mancanza di lavoro ha messo in crisi le famiglie. I giovani, trovandosi senza lavoro, rifiutano di formare una famiglia propria e si tutelano, invece, con la pensione dei o del genitore. In Puglia la disoccupazione è passata dal 15.2% al 19.1% nel secondo trimestre 2013 (+ 3.9%) rispetto al secondo trimestre 2012. La povertà assoluta è stata in Italia nel 2012 del 6.8% rispetto al 5.2% del 2011. La povertà relativa in Italia è stata del 12.7% nel 2012, mentre in Puglia l’incidenza di povertà è del 28.2%.


Per la Uil pensionati di Brindisi bisogna risolvere le urgenze e i bisogni dei cittadini tagliando le tasse e rilanciando la crescita economica e l’occupazione. Il Mezzogiorno chiede la riduzione della pressione fiscale. Potrebbe essere il primo passo per l’azzeramento completo dell’IRAP, che cosi saremmo in grado di agevolare le nuove imprese e le attività imprenditoriali in fase di rilancio garantendo loro nuova liquidità necessaria per la crescita locale.


Il sindacato esprime al Governo, il suo giudizio negativo per non aver ripreso, qualche mese fa, il tavolo di confronto sui nodi strutturali della riforma Monti/Fornero. La Uil pensionati chiede di affrontare le sfide lottando contro le emergenze e tornando a sostenere la domanda interna, anche attraverso una lotta all’evasione fiscale. Occorre rimettere nel dibattito politico le emergenze del Mezzogiorno non costringendo ad andare all’estero i figli dei pensionati; i quali, quest’ultimi, molto irritati e spenti per l’età, non sanno se sarà possibile un indomani, avere l’occasione di rivedere ancora una volta, i propri figli prima di morire. L’idea culturale è di avere un nuovo patto sociale nel paese Europa e nel paese Italia, che dia lavoro a tutti, ma la realtà è che noi chiediamo provvedimenti concreti e possibili per un equilibrio dei conti finanziari, mentre il Paese Italia marcia a due velocità e quella a rischio di povertà assoluta è nella gente povera e ammalata del Sud.

venerdì 25 ottobre 2013

Crisi del centro-sinistra a Mesagne, un nodo che va sciolto in fretta


Crisi del centro-sinistra a Mesagne, un nodo che va sciolto in fretta
Giuseppe Messe

(di Pompeo Molfetta, capogruppo consigliare di Sel Mesagne) L’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Scoditti e la maggioranza di centro-sinistra che la sostiene stanno attraversando da mesi una strisciante crisi, politica e amministrativa, ora affidata al lavorio dei partiti per un tentativo di trovare una soluzione credibile e stabile. Per conto mio sento il dovere di non sottacere quelle che – a mio giudizio ovviamente – mi sembrano le questioni cruciali che hanno portato, a tre anni e mezzo dall’inizio della legislatura, a poter concludere che ben difficilmente si compirà quel progetto di cambiamento e di rilancio della nostra città annunciato in campagna elettorale nel lontano 2010 e così generosamente premiato dai cittadini elettori.


La vicenda Isbem, per come si è consumata negli ultimi due Consigli Comunali, dimostra in modo inequivoco la difficoltà dell’Amministrazione e della maggioranza che la sostiene di decidere su una questione neanche tanto complicata sul piano amministrativo e certamente poco rilevante sul piano politico, per lo meno se rapportata alla gravosità delle questioni che la città è chiamata ad affrontare. Questo è soltanto l’ultimo di una serie di fatti che denotano uno stato perdurante e persistente di crisi politico-amministrativa che non si è mai risolta. E’ tempo dunque di fermarsi un attimo a riflettere insieme. Bisogna purtroppo prendere atto che la coalizione elettorale di centro-sinistra non è mai diventata una coalizione politica a tutti gli effetti anzi, sembrerebbe che – per ragioni francamente incomprensibili o innominabili – nel corso del tempo si siano acuite le distanze e le differenze fra i suoi  gruppi costituenti. E’ altrettanto evidente che nonostante lo sforzo generosamente profuso dal Sindaco e dalla sua Giunta e nonostante alcune buone realizzazioni si può dire che il grosso del programma amministrativo è finora rimasto incompiuto. Su tutto questo poi grava una congiuntura economica generale che strozza gli enti locali e rende difficile per rutti i comuni tenere un equilibrio di bilancio senza tagliare i servizi, le spese correnti o la spesa per gli investimenti.


Se così è, in questo modo non si può più andare avanti perché corriamo il rischio di consegnarci ad una lunga agonia e ad  una morte lenta e dolorosa. Bisogna fare qualcosa e farla subito. Le possibilità che abbiamo davanti si riducono sostanzialmente a due: o il Sindaco e la sua maggioranza  risolvono rapidamente gli intricatissimi nodi delle loro contraddizioni interne e fanno uno “scatto di reni” all’unisono che porti a compimento almeno di alcuni dei più significativi punti programmatici così da “salvare” la consigliatura, oppure è molto meglio riconsegnare la speranza del cambiamento nelle mani del popolo sovrano facendo in modo che questo passaggio sia il meno lungo e il meno tormentato possibile per Mesagne. Meglio sarebbe che questa decisione sia assunta insieme così come insieme bisogna assumersi la responsabilità sullo stato attuale dell’amministrazione civica, poiché nessuno si può chiamare fuori da queste responsabilità ne singolarmente ne come gruppo politico. Io mi assumo le mie e  quelle del mio gruppo che, per esempio, in un momento topico della legislatura, non ha saputo cogliere la necessità di imprimere un cambio di rotta, non ha corrisposto al piccolo sacrificio richiesto, trincerandosi in una posizione di pura conservazione. Sulle responsabilità degli altri naturalmente non intervengo ma ognuno bisogna che ne faccia ammenda di fronte alla città che ci guarda ormai con assoluto disincanto.


Il nodo del “se” e del “come” andare avanti va sciolto rapidamente perché non è indifferente, in caso di chiusura traumatica e anticipata del Consiglio, se questa avviene in modo tale da consentire il voto nella prossima primavera, quindi con un interregno commissariale di pochi mesi, o se avviene accidentalmente in un periodo tale da doversi rassegnare a una gestione commissariale che potrebbe protrarsi per tempo insopportabilmente lungo.


Bisognerà riflettere altresì sulle inquietanti incognite che gravano in queste ore  sulle vicende politiche nazionali e sul destino del governo in carica. Altrettanto rilevante in questa disamina politica e sulle decisioni da prendere saranno gli esiti degli appuntamenti congressuali che i nostri partiti si apprestano a celebrare. Tutte ragioni che spingono a far presto, a non cincischiare su questioni di lana caprina, a tenere alto l’orizzonte del confronto politico che la gente non ne può più (soprattutto in un momento in cui si fa sempre più drammatica la condizione economica e sociale di un numero crescente di cittadini). Io penso infine che la riflessione sui temi che qui ho solamente accennato deve appartenere alle forze politiche ma anche alla città, sapendo bene che nei momenti difficili è proprio dalla città che sono venute le testimonianze e le risposte migliori.


 


 

“Io non ho ordinato né commesso l’omicidio di Giancarlo Salati”


“Io non ho ordinato né commesso l’omicidio di Giancarlo Salati”
Giuseppe Messe

“Io non ho ordinato né commesso l’omicidio di Giancarlo Salati”. Francesco Gravina, alis Gabibbo, ha parlato ieri mattina al processo che vede Massimo Pasimeni e il pentito Ercole Penna accusati dell’omicidio di Giancarlo Salati, alias “Menzarecchia”, avvenuto lo scorso 16 giugno 2009, in via Mauro Capodieci, nel centro storico. Fu un assassinio feroce, per il quale il tribunale di Lecce ha già condannato a 30 anni di reclusione Gravina e Vito Stano, e a 10 anni di carcere il pentito Cosimo Giovanni Guarini. Ercole Penna e Massimo Pasimeni, al contrario di Gravina, hannoscelto il procedimento ordinario. Salati fu condannato a morte per aver commesso sgarri molto gravi. Gravina, ha sempre respinto ogni accusa, sostenendo che non poteva aver partecipato al blitz a causa della sua mole fisica: “Come potevo entrare in casa di Salati cono quella porta così piccola?”. Quindi ieri ha riconfermato di essere assolutamente estraneo al delitto Salati sia come mandante che come esecutore. Il 13 novembre la prossima udienza a carico di Penna e Pasimeni.