giovedì 31 ottobre 2013

Carmelo Solimeo fu ucciso da un virus che non era diagnosticabile


Carmelo Solimeo fu ucciso da un virus che non era diagnosticabile
Giuseppe Messe

Carmelo Solimeo (nella foto) fu ucciso da un virus che non era diagnosticabile. Il gup del tribunale di Bari, Giulia Romanazzi, ha assolto i cinque medici del Policlinico di Bari, Michele Colasuonno, Angela Daniela Di Franco, Luigi Lupo, Piercarmine Panzera e Francesco Tandoi, perché “il fatto non sussiste”. Carmelo Solimeo, sottoufficiale dell’aeronautica in pensione e patron di Radio Libera 102, morì il 2 novembre 2008, a 65 anni. Solo sei mesi prima si era sottoposto al trapianto di fegato per una grave forma di cirrosi epatica. Il processo ai cinque medici baresi è stato celebrato con rito abbreviato. Il Gup ha emesso la sentenza sulla base dei risultati della perizia medico legale che, di fatto, ha scagionato i medici accertando che Carmelo Solimeo non morì per l’epatite B, così sosteneva l’accusa secondo la quale il fegato trapiantato non era sano.

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