sabato 26 ottobre 2013

Le "non risposte" del sindaco Scoditti


Le "non risposte" del sindaco Scoditti
Giuseppe Messe

Comunicato delle segreterie e gruppi consiliari del PDL – NIP – MI – N.PSI – LA DESTRA – MPT 

Nel leggere la risposta del Sindaco in merito alla nostra interrogazione sui gravi disagi patiti dalla città di Mesagne in occasione del nubifragio dello scorso 7 ottobre, verrebbe seriamente da chiedersi se il primo cittadino si sia reso conto della superficialità delle sue affermazioni che fanno oltremodo riflettere su quali rischi abbia corso la cittadinanza in quella giornata di inizio autunno. Le risposte ai nostri quesiti sono delle “non risposte” a cui va aggiunta la solita abitudine, da parte dell’ amministrazione, di scaricare le responsabilità ad altri soggetti istituzionali per non ammettere i propri palesi errori. Andiamo per ordine; il sindaco afferma che  secondo le disposizioni regionali in materia,  l’allerta meteo da parte della regione è arrivata in ritardo, ma non risponde alla nostra domanda sulla disposizione  regionale che obbliga i comuni, a“… consultare quotidianamente il sito web del Servizio Protezione Civile regionale al fine di valutare i possibili scenari di rischio attesi nel territorio di propria competenza ed attivarsi secondo il proprio piano di protezione civile comunale…” . Una mancata risposta dunque equivale a dire: non fatto!


Passiamo all’adozione del Piano comunale di protezione civile: assolutamente disatteso. Il sindaco si è limitato ad affermare che i vigili urbani, a cui va comunque il nostro plauso per l’abnegazione con cui hanno lavorato in quella giornata, hanno fatto vari interventi coordinati dall’ufficio tecnico. Per il resto non rispondendo alle domande si presume che innanzitutto non ha attivato il COC(centro operativo comunale), non ha organizzato la struttura operativa comunale, con  dipendenti comunali,Volontari, Imprese private, per assicurare i primi interventi di protezione civile; non ha attivato, anche attraverso il volontariato, i primi interventi urgenti necessari ad affrontare l’emergenza; non ha fornito adeguata informazione alla cittadinanza sul grado d’esposizione al rischio; non ha individuato  siti sicuri da adibire al preventivo e/o temporaneo ricovero per la popolazione   esposta, attivando, se del caso, sgomberi preventivi. Tali procedure, imposte dalla legislazione regionale e nazionale, devono essere adottate a prescindere dalla durata temporale del fenomeno temporalesco. Basti considerare i danni che la città di Mesagne ha subito in sole due ore di pioggia. Per non parlare di risposte che si smentiscono da sole; ad esempio da una parte si afferma che il vestiario per affrontare le emergenze vi sia, e allo stesso tempo si parla di  aumentarne la dotazione: perché? Forze perché non ve ne è a sufficienza?


Per quanto riguarda invece la questione reperibilità, la risposta  è stata lapidaria: il Sindaco in buona sostanza dice: “si provvederà ad attuare il regolamento sulla reperibilità delle squadre di soccorso non appena le risorse saranno disponibili”, ciò significa che  a Mesagne si delibera senza coperture finanziarie. Perché?: cattiva gestione delle risorse pubbliche? certo che si!  Per i canali di scolo, problema “reale” per i pericoli di alluvioni nelle campagne e di conseguenza anche per il paese, ci viene risposto che è stato sollecitato l’Arneo. Incredibile,  esattamente un anno fa ci è stata detta la stessa cosa. Arriviamo agli interventi di pulizia della rete pluviale; ci è stato risposto che questi sono a “misura”. In poche parole non ci sono soldi, si fanno su chiamata: prevenzione zero! Non bisogna solo organizzare conferenze dei servizi dopo i danni, ma occorre predisporre un piano di intervento preventivo, ad esempio facendo delle esercitazione periodiche di protezione civile,  così come previsto fra l’altro, dai piani comunali, regionali e nazionali. Siamo davvero stupefatti e preoccupati per tanta leggerezza, dinanzi a una città sofferente con una macchina amministrativa che purtroppo, per colpa di una gestione politica improponibile,  non c’è che dire  fa “acqua” da tutte le parti.

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