mercoledì 30 ottobre 2013

Canile comunale. La cooperativa Gaia onlus scrive al sindaco Scoditti


Canile comunale. La cooperativa Gaia onlus scrive al sindaco Scoditti
Giuseppe Messe

Luigia Parco, presidente della cooperativa “Gaia onlus” che si era aggiudicato il bando pubblico per la gestione del canile comunale di contrada Casa Calva, dopo la sospensione dell’aggiudicazione a seguito dell’intervento di due associazioni , ha scritto al sindaco Scoditti. Questa la lettera.


“In questi giorni abbiamo riflettuto molto su ciò che sta accadendo attorno alla questione “canile di Mesagne” e a tal proposito vorremmo porle alcuni interrogativi. Innanzitutto, ci chiediamo se, come prevede la legge 281/91, lei si rechi in visita periodica al canile comunale, al fine di accertarne le condizioni strutturali e lo stato degli animali custoditi al suo interno. Se ha visto con i suoi occhi le condizioni in cui versa il canile, ha preso nota del sovraffollamento della struttura? Ci chiediamo, sono in atto campagne di promozione delle adozioni e di informazione sul tema all’interno delle strutture scolastiche, così come richiesto dalla legge 281/91? Ci domandiamo, inoltre, come mai non è possibile fotografare i cani ospiti, pur non violando con tale atto la privacy di nessuno ed essendo il canile comunale una struttura pubblica? Viste le carenze strutturali del canile, come vengono impiegate le risorse pubbliche derivanti dai contributi fiscali dei cittadini? Essendo stato indetto un bando pubblico per la gestione del canile e tenendo conto del vortice di polemiche e accuse susseguite all’aggiudicazione della gestione dello stesso, a oggi ci chiediamo come mai soltanto “Gaia onlus” ha avuto il coraggio di partecipare alla gara e nessun’altra associazione si è fatta avanti? Sulla scorta di tali considerazioni ci interroghiamo sul motivo per il quale oggi vengano sollevate tante e tali perplessità da chi, invece, all’indomani dell’apertura delle buste, aveva chiesto all’associazione “Gaia onlus” di collaborare per la gestione del canile comunale di Mesagne.


Signor sindaco, esponiamo i nostri dubbi e perplessità proprio a lei, padre di tutti quegli ergastolani senza colpa costretti a una vita all’interno di un vero e proprio campo di detenzione e morte. “Gaia onlus” ha vinto l’apposito bando di gara, ora per quale motivo dovrebbe vedersi negare il diritto di gestire il canile? Per quale motivo chi ha operato per anni all’interno del canile senza migliorare le condizioni di detenzione degli animali, oggi si preoccupa solo di attaccare “Gaia onlus”?


Signor sindaco, tutta Mesagne trarrebbe vantaggio da una buona gestione del canile comunale, in primis i cani detenuti al suo interno, in seconda istanza i cittadini contribuenti, e infine l’intera città e i suoi amministratori che guadagnerebbero in lustro se la struttura venisse assurta a struttura modello.


Vorrei chiosare sull’illazione principe di chi attacca “Gaia onlus”, di chi sta mettendo in atto una campagna di diffamazione basandosi su un’accusa insensata e tipica di chi non ha argomentazioni valide, ossia l’infamia che “Gaia onlus” invii i cani nel laboratori per la vivisezione. Questa supposizione nasce con l’avvio della collaborazione di “Gaia onlus” con due associazioni estere, una tedesca e una svizzera. Dato che “Gaia onlus” lotta contro le deportazioni di cani in Italia e all’estero e contro ogni tipo di maltrattamento e atto di crudeltà verso gli animali, pare alquanto fuori luogo muovere accuse senza essere in possesso di prove che avvalorino la tesi che dorrebbe screditare il nostro operato.


Certi della sua comprensione e attenzione, e altrettanto sicuri che il Comune di Mesagne voglia fare il bene dei cani detenuti all’interno del canile comunale locale, sindaco, restiamo in attesa di una sua risposta. Luigia Parco, presidente di “Gaia onlus”.

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