giovedì 17 ottobre 2013

Nota centro destra su canile comunale


Nota centro destra su canile comunale
Giuseppe Messe

La sospensione dell’aggiudicazione definitiva della gara per la gestione del canile comunale di Mesagne, ci lascia perplessi. Non vogliamo entrare nel merito della vicenda relativa alle verifiche sulla cooperativa aggiudicataria, in quanto ci riserviamo di farlo una volta acquisita la documentazione che ha indotto il comune di Mesagne a sospendere l’affidamento,  ma intendiamo, ancora una volta, stigmatizzare il comportamento superficiale di questa amministrazione che, confezionò un bando di gara (inizio 2013) pieno di tanti punti oscuri. Le opposizioni cercarono, prima della scadenza del bando, di presentare e documentare le loro perplessità anche nella commissione competente, richiedendo anche una sospensione, ma si decise di andare avanti. Un atteggiamento oramai solito, di un’amministrazione sorda e cieca, che non accetta rilievi anche quando l’evidenza imporrebbe maggiore serietà e responsabilità.


Non è un caso infatti che la gara in questione andò praticamente deserta; di fatti si presentò solo una cooperativa che è quella che ad oggi è sotto osservazione. I punti critici di quella gara erano due sostanzialmente: la mancata trasparenza sul contratto da applicare ai lavoratori che dovevano prestare servizio al canile e l’illegittimità nel riservare il bando solo ad alcuni operatori economici, quando si era in presenza di una gara di importo superiore alla soglia europea (fissata attualmente a 200.000 euro); per il primo punto, nel capitolato d’oneri allegato al bando, si faceva riferimento ad un generico contratto nazionale delle cooperative sociali, mentre solo dopo reiterate richieste l’amministrazione chiarì che intendeva rifarsi non a quello previsto dalle tabelle ministeriali ma ad un sub contratto relativo alle cooperative di tipo B molto meno oneroso. Questa fondamentale mancata specificazione non era stata inserita nel bando creando così confusione. Per il secondo punto invece le norma regionale, che fu richiamata nella gara, con la  quale si restrinse il campo  di partecipazione alle sole associazioni di volontariato, non era applicabile proprio perché sia il codice degli appalti, di cui all’articolo 28,  che le norme comunitarie lo vietavano espressamente.


Questo modo di operare, incomprensibile e assolutamente non trasparente, limitò  la platea  dei partecipanti alla gara, di conseguenza anche la possibilità per il Comune di ottenere ribassi apprezzabili al fine di contenere la spesa. Ora per gli amici a 4 zampe, residenti in contrada Casacalva, il futuro è incerto. Molti i punti non chiari sulla questione: quanto durerà il regime di proroga relativo all’affidamento del servizio? Vi sarà bisogno di un’altra gara? Il comune di Mesagne, con questa sospensione, si sottopone a rischio contenziosi? I lavori di ristrutturazione del canile sanitario già deliberati, al fine di migliorare le condizioni di vivibilità della struttura, si faranno oppure no?  Di tutto questo ed altro chiederemo presto al Sindaco i dovuti chiarimenti.


Le segreterie e gruppi consiliari del PDL – NIP – MI – NUOVO PSI – MPT – LA DESTRA


 

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