giovedì 24 ottobre 2013

RUSH


RUSH
admin

Portare al cinema lo sport, non è impresa facile, specie quando si tratta di raccontare una storia di rivalità tra due grandi piloti della formula1: James Hunt (Bruhl) e Niki Lauda (Hemsworth). Il regista è Ron Howard e Peter Morgan lo sceneggiatore, già coppia vincente in Frost/Nixon, e senza dubbio anche stavolta. A primo impatto, sia dal punto di vista tecnico che narrativo, la pellicola si mantiene integra; genera pathos e picchi di tensione notevoli: l’incidente al circuito del Nürburgring, avvenuto il 1° Agosto del 1976, nel quale Lauda perse il controllo della propria autovettura a causa di un guasto alla sospensione e che portò poi all’incendio dell’abitacolo, è stato ricostruito nei minimi particolari, proprio come accadde nella realtà. Un incidente che segnò Niki Lauda, che tuttora ne porta le cicatrici in volto a causa delle ustioni subite. Poi c’è Hunt, l’inglese, l’amico rivale di Lauda, tutto istinto e caos, amante delle belle donne e dell’alcol, che, a differenza del suo competitor, corre per vincere senza cognizione di causa o valutazione dei rischi: caratteristiche, invece, del pilota austriaco. Per questo film Howard si è avvalso delle testimonianze di Lauda e di molti giornalisti e membri dello staff della formula1 degli anni settanta, riuscendo così a imporsi con un blockbuster hollywoodiano, impiantandogli un complesso meccanismo tecnico ed emotivo degno di un prestigiatore.

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