mercoledì 1 gennaio 2014

Le nuove pensioni


Le nuove pensioni
Giuseppe Messe

Abbiamo lasciato il 2013; l’auspicio della Uil pensionati provinciale di Brindisi è nella fiducia per il 2014 dando opportunità alla res publica.  Far vivere fiduciosi e sereni dovrebbe essere l’obiettivo  saldando la crisi recessiva e la situazione drammatica degli ultimi anni vissuti, le quali sono caratterizzate da: chiusura delle aziende, cassa integrazione, disoccupazione, emarginazione, università parcheggio e povertà assoluta.


Il nostro quotidiano chiede non solo relazioni pubbliche che  s’intessano in libertà e scioltezza, ma anche l’eliminazione del clima guardingo e dell’ombrosa diffidenza verso le Istituzioni.


Il cittadino mantiene il devoto rispetto verso il Governo e le leggi, ma diffida le sue Manovre, piene di “lacrime e sangue” che lo rendono persona fragile e vittima di una democrazia convulsa.


La Legge di Stabilità termina il suo iter con la fiducia in Senato del 23 dicembre scorso sulle nuove misure per privati e aziende. La Manovra, migliorativa rispetto a quella di Monti – Fornero del dicembre 2011, vale 14.7 miliardi di euro, di cui circa 2.5 mld sono destinati a sanare il deficit.


Sul supplemento ordinario n. 87 nella Gazzetta ufficiale n. 302 del 27 dicembre 2013 è stata pubblicata la legge 27 dicembre 2013, n. 147, in vigore dal 1° Gennaio 2014,  recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2014)”.


È stato approvato, all’interno della legge di stabilità art.1, il comma 483 relativo al meccanismo della perequazione delle pensioni  con variazioni, che tengono conto, ancorché non completamente, delle osservazioni e sollecitazioni della Uil pensionati, che di seguito riportiamo in sintesi.


“ Per il triennio  2014-2016  la  rivalutazione  automatica  dei trattamenti   pensionistici,   secondo   il   meccanismo    stabilito dall’articolo 34, comma 1, della legge 23 dicembre 1998, n.  448,  e’ riconosciuta:


la rivalutazione piena delle pensioni fino a tre volte il minimo (1500 euro al mese), al 95% per i trattamenti superiori a tre volte il minimo, al 75% per quelli superiori a quattro volte, 50% per quelli a cinque volte, 40% per assegni oltre sei volte il minimo; contributo di solidarietà sulle pensioni d’oro al 6% sopra i 90 mila euro, al 12% sopra i 130 mila e al 18% sopra i 193 mila euro.


Rispetto a quanto prevedeva il disegno di Legge di Stabilità precedente, la percentuale d’indicizzazione prevista fino a quattro volte il minimo viene portata da 90% a 95%. Viene, invece, confermato il meccanismo d’indicizzazione specie per gli importi da cinque volte il minimo in poi come, per l’anno 2014, resta il blocco per le fasce di importo superiori alle sei volte il trattamento minimo INPS.


Inoltre vanno riaffermati i coefficienti di rivalutazione, che non vengono applicati per fasce ma con


riferimento all’importo complessivo del trattamento, ad eccezione del blocco della rivalutazione che si attua invece, solo sulle fasce di trattamento superiore alle sei volte il trattamento minimo.


Ciò premesso anticipiamo con la presente, ancorché in sintesi, l’articolazione della perequazione  con le modalità previste dal comma in precedenza richiamato e con il tasso provvisorio.


A fissarne il tasso provvisorio dell’1,2%,  è il decreto interministeriale (Economia-Lavoro) del 20 novembre, pubblicato nella G.U. del 29 novembre. Il precedente adeguamento risale al gennaio 2013, nella misura del 3%, valore confermato dai dati definitivi, come riportato nello stesso provvedimento ministeriale. Ciò vuol dire, a differenza di quanto avvenuto lo scorso gennaio, non occorrerà procedere ad alcun conguaglio. L’indice definitivo dell’inflazione 2013 si potrà naturalmente conoscere solo fra qualche giorno. L’Inps, intanto, ha  preparato il rinnovo dei mandati di pagamento per il 2014, sulla base del dato provvisorio e  l’indicizzazione sulla prima stesura  approvata dal Senato.


Le pensioni minime con l’incremento dell’1,2% l’importo del trattamento minimo sale da 495,43 a 501,38 euro al mese. Con l’aggiornamento Istat sale anche l’assegno sociale corrisposta agli ultrasessantacinquenni privi di altri redditi, introdotta dalla riforma Dini (legge n. 335/1995) in sostituzione della vecchia pensione sociale: passa da 442,30 a 447,61 euro al mese. Mentre la pensione sociale, ancora prevista per i titolari della stessa al 31 dicembre 1995, raggiunge 368,88 euro mensili.


La perequazione automatica, come da norma,  viene attribuita sulla base della variazione del costo della vita, con cadenza annuale e con effetto dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento; più in particolare, la rivalutazione si commisura al rapporto percentuale tra il valore medio dell’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati ( F.O.I.) relativo all’anno di riferimento e il valore medio del medesimo indice relativo all’anno precedente.


Rispetto al precedente meccanismo di calcolo, quello attuale non prevede più un adeguamento per fasce di pensione ma un’aliquota unica che verrà applicata in base all’importo complessivo dei trattamenti pensionistici percepiti da ciascun pensionato.


La percentuale di aumento per variazione del costo della vita si applica, secondo il dettato della norma di cui la legge prima richiamata:


Pensione 2013                                  %                                               rivalutazione   salvaguardia fino a


fino a 3 volte minimo   (1.486,29)    100%  (aliquota 1,20%)      17,84              1.504,13


fino a 4 volte minimo   (1.981,72)      95%  (aliquota 1,14%)      22,59              2.004,31


fino a 5 volte minimo   (2.477,15)      75%  (aliquota 0,90%)      22,29              2.499,44


fino a 6 volte minimo   (2.972,58)      50%  (aliquota 0,60%)      17,84              2.990,42


oltre 6 volte il minimo  (2.972,58)      40%  (aliquota 0,48%)      14,27                    0,00         


Le pensioni di poco superiori ai predetti limiti sono incrementate fino all’importo pari al limite maggiorato della rivalutazione medesima.


L’aliquota del 40% prevista per i trattamenti superiori a 6 volte il minimo sarà incrementata al 45% per gli anni 2015 e 2016, ma per l’anno 2014 si applicherà solo sulla parte di pensione fino a 6 volte il minimo.


Ci adopereremo affinché l’Inps ricostituisca, al più presto, l’indicizzazione  come riportata nel testo definitivo, riservandoci, inoltre, di trasmettervi le tabelle aggiornate con i dati completi 2014 forniti dall’Istituto.


La Legge di Stabilità interviene anche sulle modalità di liquidazione del TFR o TFS dei pubblici


dipendenti già previste con la Legge n. 122/2010. Le indennità di fine servizio (TFR o TFS), infatti  per chi maturerà i requisiti alla pensione,  dal  1° gennaio 2014 saranno così erogate:


- In un unico importo se l’ammontare complessivo lordo è pari o inferiore a 50.000 (rispetto ai 90.000 originariamente previsti) euro entro 12 mesi, rispetto ai 6 mesi previsti dalla normativa


previgente;


- In due importi (uno, entro 12 mesi – rispetto ai 6 mesi previsti dalla normativa previgente -


pari a 50.000 euro e l’altro dopo 12 mesi dal primo versamento per il residuo) se l’ammontare


complessivo lordo è superiore a 50.000 (rispetto ai 90.000 originariamente previsti) euro ma


inferiore 100.000 euro (rispetto ai 150.000 originariamente previsti).


- In tre importi annuali (uno pari a 50.000 euro, l’altro dopo 12 mesi dal primo versamento


per un importo pari ad ulteriori 50.000 euro e il terzo dopo 24 mesi dal secondo importo per il residuo) se quanto spettante è superiore a 100.000 euro.


Resta ovviamente ferma l’applicazione della disciplina vigente prima dell’entrata in vigore della


presente Legge per i soggetti che hanno maturato i relativi requisiti entro il 31 dicembre 2013.


Ciò premesso la Uil pensionati di Brindisi, per qualsiasi chiarimento, chiede ai pensionati di rivolgersi alle Leghe Uil pensionati del territorio e RingraziandoVi augura a tutti i pensionati, agli ammalati e alle loro famiglia un Buon Anno.


Il Segretario Provinciale UILP


Tindaro Giunta


 

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