venerdì 27 settembre 2013

Cancellata importante prerogativa del Consigliere comunale


Cancellata importante prerogativa del Consigliere comunale
Giuseppe Messe

La segreteria politica di Nuova Italia Popolare presenterà la prossima settimana una richiesta di convocazione urgente della Commissione Affari Istituzionali per sollecitare di riportare in Consiglio comunale la questione del 2° comma dell’articolo 13 e dell’articolo 14 del Regolamento del Consiglio per l’immediato ripristino di un diritto inopinatamente cancellato. Di seguito il comunicato stampa trasmesso in redazione dal segretario Antonio Calabrese.

“Non comprendiamo se ciò che è accaduto nell’ultimo Consiglio comunale  sia stato il frutto di uno stato generale di confusione dovuto alla complessa e critica situazione politica che sta vivendo questa maggioranza o, semplicemente, un madornale errore. Resta il fatto che in pochi istanti nel corso della discussione, si è proceduto a sopprimere un importante diritto dei Consiglieri comunali, quello di farsi sostituire in  caso di impedimento nelle Commissioni consiliari di pertinenza. Ci riferiamo all’errata interpretazione del 2° comma dell’art.13, in parte ora cassato, e alla disposizione dell’art. 14 del Regolamento del Consiglio comunale che si riporta di seguito.


L’art.13 recitava: “Ogni  Consigliere può far parte di non più di due Commissioni…”. Il Consigliere indicato, se impedito a partecipare ai lavori della Commissione, può farsi sostituire da altro componente dello stesso Gruppo…”. Questa parte è stata cancellata. L’Art 14 invece recita: “Il Presidente del Consiglio comunale e ciascun Consigliere possono partecipare alle sedute delle Commissioni permanenti, anche diverse da quelle di cui sono componenti, esercitando tutti i diritti dei componenti della Commissione tranne quello di voto”.


Veniamo alla cronaca. Il Presidente Orsini ha presentato la proposta di modifica dell’art.13. Tale modifica intendeva chiarire meglio la questione relativa alla formazione delle Commissioni consiliari permanenti relativamente a subentri e/o spostamenti nel corso della consiliatura. Durante la discussione, alcuni consiglieri hanno sollevato il dubbio che vi fosse una ridondanza nelle disposizioni sopra richiamate. Il Presidente ha ritenuto plausibili tali assunti affermando che in effetti era pleonastico mantenere entrambe le disposizioni. Si è proceduto pertanto ad un’ulteriore modifica al testo presentato, abrogando una parte del 2° comma dell’art.13. Il tutto è stato poi approvato. Da un’attenta lettura dei due dispositivi appare evidente che si tratta di due istituti giuridici differenti in quanto il primo (art.13) si riferisce al diritto di surroga temporanea e l’altro (art.14) al diritto di partecipazione complessiva di un Consigliere. Quello più delicato, riportato peraltro in una miriade di regolamenti comunali, provinciali e regionali, è proprio quello che è stato espunto. Si tratta di garantire ad un gruppo consiliare, in caso di momentaneo impedimento di un proprio rappresentante, l’esercizio di tutti i diritti politici all’interno della Commissione, dunque anche quello del voto. È del tutto evidente che tale ulteriore modifica andava prima sottoposta alla Commissione Affari istituzionali per un necessario approfondimento.


Per tali ragioni che intendiamo formulare una richiesta ufficiale a firma dei Capigruppo di opposizione per la convocazione urgente della citata Commissione dove solleciteremo di riportare la questione nella massima Assise, per l’immediato ripristino di un diritto inopinatamente cancellato a garanzia non solo nostra ma di tutto il Consiglio comunale.

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