sabato 28 settembre 2013

Disagi e proteste per il ritiro dei buoni pasto dei bambini


Disagi e proteste per il ritiro dei buoni pasto dei bambini
Giuseppe Messe

Solo ieri le famiglie dei bambini che frequentano le scuole e che hanno fatto richiesta di usufruire della mensa scolastica sono state informate che il servizio inizierà martedì 1 ottobre. A scuola, però, nessuno ha avvertito i genitori che ieri mattina l’ufficio Urp del Comune, dove sono stati invitati a presentarsi per ritirare i buoni pasto, sarebbe stato aperto solo due ore, dalle 8,30 alle 10,30. Forse nemmeno a scuola lo sapevano. O, comunque, non immaginavano che, anziché predisporre un prolungamento dell’orario di apertura dell’ufficio prevedendo che sabato e domenica, sarebbe aperto solo due ore e che lunedì è l’ultimo giorno utile per ritirare i buoni-pasto. Un’idea davvero brillante idea che ha fatto arrabbiare i numerosi cittadini che avevano lasciato il posto di lavoro per vedersi chiuso in faccia il cancello dell’ufficio alle 10,30. Non tutti hanno accettato passivamente l’invito a tornare lunedì – quando molto probabilmente ci sarà una fila interminabile  – ha alzato la voce ed è salito al primo piano del Comune per protestare con il Sindaco. In assenza del Primo cittadino, impegnato ad Empoli per motivi istituzionali, ed in assenza di vice sindaco ed assessori, l’unico ad ascoltare le proteste è stato il Presidente del consiglio comunale Fernando Orsini che, andando peraltro oltre i suoi compiti istituzionali, si è interessato è sceso al piano terra del Comune dove ha sede l’Urp ed ha fatto prolungare l’apertura dell’uffricio. “A scuola c’era affisso un avviso che invitava i genitori a rivolgersi all’Urp del Comune per il ritiro dei buoni-pasto ma sull’avviso non c’era scritto che lo sportello comunale sarebbe rimasto aperto per due sole ore, 8.30 alle 10.30 – dicevano arrabbiati i cittadini rimasti fuori dall’ufficio Urp -. L’anno scorso la chiusura era a mezzogiorno. Ma come ci avvisano solo ieri e anziché prolungare l’orario di distribuzione dei buoni per evitare il disagio addirittura lo riducono a due ore. Ma dove sta il buon senso. I servizi si organizzano per i cittadini o per soddisfare esigenze degli impiegati comunali?”.

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