mercoledì 25 settembre 2013

Siamo su "Scherzi a parte". Ennesimo rinvio per la convenzione con l'Isbem


Siamo su "Scherzi a parte". Ennesimo rinvio per la convenzione con l'Isbem
Giuseppe Messe

Non sono state sufficienti le scuse presentate dal presidente Fernando Orsini a convincere i consiglieri di opposizione ad abbandonare l’aula in segno di protesta per il notevole ritardo (dalle 16.30 alle 18) con cui sono iniziati i lavori del Consiglio comunale. Un’ora e mezza perché i partiti di maggioranza partorissero l’ennesimo rinvio della questione che, da mesi, tiene in fibrillazione il governo Scoditti: l’affidamento dell’ex convento dei Frati Cappuccini all’Isbem. Se ne riparlerà al prossimo Consiglio comunale, come ha detto il sindaco Franco Scoditti che, con malcelato imbarazzo, ha chiesto un ulteriore periodo di tempo per chiedere alla Corte dei Conti se è possibile, in via del tutto eccezionale, l’affidamento diretto della munumentale struttura ed evitare il bando pubblico. “Ma dipende da come verrà presentato il quesito”, ha dichiarato l’unico consigliere di opposizione rimasto in aula, Roberto Distante. “E’ opportuno che si metta in risalto la valenza che ha sul territorio l’istituto, il 3° in Puglia e il 19° in Italia ad avere contributi del 5×1000, che è una realtà in forte crescita”. Distante ha chiesto anche di leggere preventivamente l’informativa da inviare alla Corte dei Conti. La proposta del Sindaco è passata all’unanimità anche se a malincuore: nessuno, almeno tra i non addetti ai lavori, si aspettava di dover arrivare in Consiglio comunale per chiedere un ulteriore rinvio di approfondimento. “La gente si ammazza per mancanza di prospettive e di lavoro e questi continuano a giocare sulla nostra pelle”, dicevano arrabbiati alcuni cittadini presenti in aula consiliare. Ma per ricordare Carmelo Ignone, che l’altro ieri si è tolta la vita, è stato osservato un minuto di raccoglimento.  La notizia del rinvio ha fatto il giro della città. Dure le considerazioni dell’on. Matarrelli: “Dissento da una politica che non decide, che non si assume le responsabilità, che rinvia”. Dello stesso tenore quelle di Anna Maria Scalera, già segretaria dei Ds e consigliere comunale Pd: “Quando la “politica” non è capace di decidere, non ha ragione di esistere”.consiglier abbandonano

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