venerdì 11 ottobre 2013

Interrogazione del centrodestra sul nubifragio di lunedì


Interrogazione del centrodestra sul nubifragio di lunedì
Giuseppe Messe

I capigruppo dei partiti del centrodestra, Carmine Dimastrodonato, Domenico Magrì e Giuseppe Semeraro hanno presentato al Comune una richiesta di interrogazione sul nubifragio del 7 ottobre scorso.Premesso che il Sindaco è, per legge, l’Autorità comunale di protezione civile e responsabile primo delle attività volte alla salvaguardia dell’incolumità pubblica e privata; che lunedì 7 ottobre Mesagne è stata investita da piogge torrenziali che hanno causato  non pochi disagi alla cittadinanza; che alcune zone della città sono state sommerse dalle acque piovane arrecando danni ad immobili ed automezzi privati; che dalle notizie di stampa sembrerebbe che la macchina dei soccorsi ha subito dei rallentamenti causa la mancanza di attrezzature e vestiario idoneo da fornire ai dipendenti per affrontare l’emergenza in condizioni di sicurezza; che dalle stesse notizie di stampa sembrerebbe che gli interventi di prevenzione inerenti la pulizia della rete pluviale cittadina si sono limitati ad interventi superficiali in poche zone della città; che, nell’agosto 2012, come si evince dalle notizie estratte dal sito istituzionale, la regione Puglia approvò le graduatorie provvisorie (nona posizione su 139) ed ammise a finanziamento il progetto del Comune  di Mesagne – inoltrato nel giugno 2012 – in merito al rafforzamento delle strutture comunali di protezione Civile.


L’opposizione  chiede al Sig. Sindaco di riferire punto per punto: 1. Se ha consultato, così come previsto  dalle Procedure di Allertamento del Sistema Regionale di Protezione Civile per Rischio Meteorologico , Idrogeologico ed Idraulico, il sito web del Servizio Protezione Civile regionale, sia nelle giornate precedenti il nubifragio, che nella stessa giornata del 7 ottobre al fine di valutare, in relazione al bollettino meteo di giornata, i possibili scenari di rischio attesi nel territorio di propria competenza; 2. Se come previsto dal piano di protezione civile comunale ha attivato il C.O.C. (Centro operativo comunale); organizzato una struttura operativa comunale, con dipendenti comunali, volontari, imprese private, per assicurare i primi interventi di protezione civile, con particolare riguardo a quelli finalizzati alla salvaguardia della vita umana; attivato, anche attraverso il volontariato, i primi soccorsi alla popolazione e gli interventi urgenti necessari ad affrontare l’emergenza; fornito adeguata informazione alla cittadinanza sul grado d’esposizione al rischio ed attivato opportuni sistemi di allerta; provveduto  alla vigilanza sull’insorgere di situazioni di rischio idrogeologico o d’altri rischi specie alla presenza d’ufficiali comunicazioni di allerta, adottando le necessarie azioni di salvaguardia della pubblica e privata incolumità; assicurato una reperibilità finalizzata in via prioritaria alla ricezione di comunicazioni di allerta; individuato  siti sicuri da adibire al preventivo e/o temporaneo ricovero per la popolazione esposta, attivando, se del caso, sgomberi preventivi.  3. Se sono state attivate le seguenti figure e funzioni di supporto al centro operativo comunale: Responsabile della Protezione Civile e Coordinatore del Coc; Tecnica e Pianificazione; Sanità/Veterinario; Assistenza Sociale; Attività Scolastica; Materiali e Mezzi e Risorse Umane; Censimento danni e cose; Strutture operative e Viabilità; Mass Media ed informazione alla popolazione; Servizi essenziali; Telecomunicazioni; Volontariato. Tutte queste funzioni, come si evince dal piano di protezione civile, sono coordinate da funzionari e dirigenti comunali o da figure esterne nominate dal Sindaco. Laddove tale coordinamento funzionale si sia attivato si richiedono quali misure sono state poste in essere nelle ore dell’emergenza e i relativi verbali. 4. Se  è stata fatta una stima dei danni relativamente all’evento del 7 ottobre. 5. Se risponde al vero che non vi sono attrezzature e vestiario sufficienti per tutto il personale preposto ad intervenire nelle situazioni di emergenza; se è prevista una indennità straordinaria per i dipendenti preposti ad affrontare le emergenze di cui al piano comunale di protezione civile. Se è prevista si chiede se è definita contrattualmente; se è stato applicato il regolamento disciplinante la istituzione ed il funzionamento della reperibilità nel Comune di Mesagne che regolamenta la reperibilità del pronto intervento e le relative indennità.

Se risponde al vero che il contratto con la ditta incaricata della pulizia della rete pluviale è su chiamata e non è previsto invece un capillare intervento di pulizia preventivo per l’intero territorio.

Se è intenzione di questa amministrazione procedere a sensibilizzare le competenti autorità ad un capillare controllo e pulizia dei canali di scolo insistenti nelle aree extraurbane del nostro territorio, in particolare quei canali che ricadono nelle adiacenze della superstrada Brindisi Taranto;

Se il Comune di Mesagne ha effettivamente beneficiato del finanziamento citato in premessa, se è entrato nelle disponibilità finanziarie dello stesso e se, dunque, ha posto in essere gli interventi previsti dal progetto ossia: aggiornato il piano di Protezione Civile; acquistato  un automezzo di piccole dimensioni con trazione 4×4 ad uso dei VV.UU.; acquistato un rimorchio polifunzionale con torre faro, telecamera, ponte radio, gruppo elettrogeno, inverter; di un sistema di video sorveglianza con caratteristiche di mobilità; realizzato un sistema elettronico per la connessione dei sistemi radio dei VV.UU. e le radio della Protezione Civile Regionale e Locale; realizzato  un ponte radio di emergenza per la trasmissione dei dati tra la sede di via Roma e la nuova sede dei vigili urbani; realizzato un sistema di controllo remoto del livello delle acque del canale Galina-Capece.

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