giovedì 14 novembre 2013

Anomalie congenite per i nati dal 2001 al 2010


Anomalie congenite per i nati dal 2001 al 2010
Giuseppe Messe

A questa conclusione sono giunti i ricercatori dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr di Pisa e Lecce, dell’Istituto di Scienze dell’atmosfera e del clima di Bologna e Lecce e dell’Unità Operativa di Neonatologia dell’ospedale Perrino di Brindisi. “Nell’area indagata l’esposizione materna a SO2 è associata ad un incremento di rischio di anomalie congenite del cuore e difetti del setto ventricolare”. Per i nati vivi a Brindisi dal 2001 al 2010, tra esposizione materna a SO2 e a polveri totali sospese, da un lato, e le anomalie congenite considerate nel complesso, quelle del cuore e i difetti del setto ventricolare. Sono stati considerati nell’analisi 189 casi. L’esposizione materna alle maggiori concentrazioni rilevate di SO2 sono significativamente correlate con tutti i tipi di malformazioni e, in particolare, con le malformazioni congenite del cuore. Gli stessi autori un anno fa avevano pubblicato su altra rivista internazionale i dati sulle malformazioni congenite a Brindisi registrando nello stesso arco temporale un totale di 194 anomalie su 8.503 neonati e osservando una prevalenza di 228 casi su 10.000 nati vivi, approssimativamente il 17% in più rispetto al dato riportato dal registro europeo Eurocat. L’eccesso osservato per le anomalie cardiovascolari era del 49%. L’attuale studio costituisce un approfondimento che correla il dato sanitario con il dato ambientale e rappresenta un avanzamento nella conoscenza del fenomeno poiché la SO2 origina dalle emissioni industriali e dai combustibili per la navigazione marittima.

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