sabato 16 novembre 2013

I "non ricordo" degli imprenditori mesagnesi


I "non ricordo" degli imprenditori mesagnesi
Giuseppe Messe

Si è celebrata ieri la prima udienza del processo a carico di presunti affiliati alla Sacra Corona Unita. Alcuni imprenditori mesagnesi che, seconda l’accusa, sarebbero stati taglieggiati, non hanno confermato le accuse dichirando di non ricordare i fatti avvenuti qualche anno addietro. Sul banco degli imputati Ercole Penna (in videoconferenza), Francesco Gravina (alias Chicco Pizzaleo), Fabrizio Livera, Vincenzo Accolli, Danilo Calò, Ivan Carriero, Tobia Parisi, Vito Stano, Giuseppe Stranieri, Vincenzo Solazzo, Massimo Taurisano Pulli.

Il proprietario del ristorante “La locanda dei Messapi”Carmelo De Nitto, alias Uccio Barbanera, alle domande del pn Alberto Santacatterina, ha dichiarato di aver sol prestato mille euro a Stranieri. L’imprenditore edile Giancarlo Mingolla, che secondo l’accusa per scongiurare eventuali ritorsioni fu costretto a dare mille euro a Francesco Gravina ha dichiarato di non mai ricevuto alcuna pressione. Anche Fernando De Michele, che nel 2011 subì il furto di alcuni escavatori, ha negato di aver ricevuto una telefonata durante la quale gli furono chiesti 10mila euro per riavere le macchine.

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