venerdì 15 novembre 2013

Mesagne vuole coltivare il suo futuro


Mesagne vuole coltivare il suo futuro
Giuseppe Messe

“La Cooperazione internazionale e lo sviluppo partecipato”. E’ questo il tema del progetto avviato dall’Università del Salento, dipartimento di Storia, Società, Studi dell’Uomo e il Comune di Mesagne. Una collaborazione per raggiungere obiettivi comuni: la ricerca scientifica, la formazione e l’approfondimento rispetto a questioni di particolare interesse e costruire una rete di rapporti con organizzazioni internazionali e con uno o più paesi in via di sviluppo. Ad occuparsi del progetto sarà Antonio Aresta, assegnista di ricerca in Antropologia Culturale ed Economia dell’Università del Salento. Le relazioni tra i paesi che si affacciano sul Mediterraneo sono complesse e richiedono differenti prospettive d’indagine di natura storica, antropologica, sociale ed economica, volte a chiarire gli aspetti che le caratterizzano maggiormente, ossia il rapporto tra colonialismo e post-colonialismo, tra globalizzazione e immigrazione, tra politiche dell’inclusione e bisogno di riconoscimento dei migranti”, spiega Antonio Aresta.

Del progetto se ne discuterà martedì 19 novembre alle ore 10 presso l’Istituto Superiore Ferdinando di Mesagne alla presenza del sindaco Franco Scoditti, del Dirigente scolastico Antonio Micia, di Antonio Aresta, responsabile del progetto e della prof.ssa Adele Rini, docente di materie letterarie e latino. Sarà proiettato il film documentario “Mare chiuso” e parlerà il prof. Mario Signore, ordinario di Filosofia morale ed Etica e impresa, Università del Salento, sul tema “La responsabilità storica dell’Europa. Le radici mediterranee tra memoria e progetto”.

Successivamente  lunedì 2 dicembre prossimo Mesagne ospiterà il professor Lucio Caracciolo, direttore della rivista italiana di geopolitica Limes. “Il Comune di Mesagne – ha affermato il sindaco Scoditti – ha tra i suoi obiettivi in ambito culturale, la collaborazione con enti di ricerca. Una collaborazione che va inquadrata necessariamente nell’ottica di un ampliamento conoscitivo, rispetto a dinamiche che possono sostenere anche la Cooperazione internazionale. L’area del Mediterraneo da questo punto di vista, è fortemente strategica e la nostra realtà geografica è interessata ai processi che ne influenzano lo sviluppo socio-economico”. Mesagne ha scelto di giocare una carta importante per coltivare il suo futuro. Questa è la dimostrazione che buona volontà amore e interesse, sono fondamentali per illuminare una città.

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