mercoledì 18 dicembre 2013

Lingua e dialetto, un incontro dedicato alla tradizione


Lingua e dialetto, un incontro dedicato alla tradizione
Giuseppe Messe

(di Federico Micelli) Appuntamento dedicato alla cultura e alla memoria del dialetto locale. L’iniziativa,organizzata dall’associazione Borgo Nuovo, è stata un’occasione per la cittadinanza di ritrovarsi insieme ed ascoltare, oltre che confrontarsi, con un aspetto della nostra quotidianità che tanto influenza la comunicazione. La dott.ssa M. Giovanna Semeraro, presidente dell’associazione culturale, dopo i dovuti ringraziamenti, ha introdotto quello che sarebbe stato il tema della serata con un discorso d’apertura. A seguire, un breve intervento dell’assessore alla cultura Maria de Guido su quanto la lingua sia a stretto contatto con la democrazia. Dialetto, lingua, origini, rapporto con la modernità: sono questi invece i temi affrontati principalmente dai due relatori, l’avv. Carmelo Molfetta  e Melina Deleo. “Le parole sono finestre, ma anche muri alti che possono delimitare ambiti di incomunicabilità”, ha detto l’avv. Molfetta a proposito di quanto il dialetto possa arricchirci ma anche circoscrivere il contesto entro cui possiamo muoverci ed essere compresi. “È bene che le nostre generazioni si dedichino all’insegnamento di ciò che riguarda la nostra cultura locale, compreso il linguaggio” ha aggiunto. “Consideriamo gli anni ’60 la linea di confine fra vecchio e nuovo modo di pensare. Il decennio in cui si è passati dallo svolgere molti lavori e faccende domestiche manualmente, all’automazione degli elettrodomestici che per farsi spazio hanno messo da parte, tal volta nel dimenticatoio, le usanze di un tempo”, ha spiegato la prof.ssa Deleo in risposta alla domanda sulle ragioni che l’hanno spinta ad organizzare questa conferenza”. Certo è che l’obbiettivo principale della serata è stato il tentativo di riunire, sotto questo argomento legato alla tradizione, il vecchio e il nuovo: quella cittadinanza che ha avuto modo di vivere determinate situazioni, con la popolazione giovanile che non potrà conoscere certi usi e costumi, se non attraverso il racconto di coloro che c’erano ed hanno a cuore l’impegno di tramandare.


 


 


Federico Micelli

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