venerdì 13 dicembre 2013

Un successo "Mesagnesi dè Roma"


Un successo "Mesagnesi dè Roma"
Giuseppe Messe

Si sono incontrati dopo molti anni. Molti di loro, pur vivendo ed avendo costruito una famiglia nella stessa Roma, non si vedevano da anni. L’emozione l’ha fatta da padrone. Qualche chilo in più, qualche capello bianco in meno. Mesagnesi dè Roma è stato un successo. Circa 280 gli ospiti che si sono riabbracciati nella stupenda cornice dell’Agriturismo 4.5 situato al civico 1696 sull’Ardeatina di Roma.

Giovanni Chisena assieme alla signora è arrivato il primo di tutti. Non vedeva l’ora di incontrare i tanti mesagnesi-romani. “In passato avevo cercato di organizzare una simile iniziativa ma, purtroppo, non c’ero mai riuscito”, ha detto padre Carmelo Vitrugno. Giovanni Chisena il più vecchio mesagnese residente a Roma dove si trasferì 61 anni addietro. Massimo Scoditti, artista mesagnese per anni a Roma dove risiede il fratello e poi trasferitosi in Portogallo, saputo dell’incontro, “sono partito alle 3 del mattino da Oporto per non mancare a questo ritorno alle mie origini”.

L’iniziativa promossa da Mesagnesera, in collaborazione con la cooperativa Osa (Operatori Sanitari Associati) che gestisce a Mesagne la Rsa Villa Bianca e Casa Melissa, ha centrato l’obiettivo. “Giuseppe Milanese, presidente dell’Osa e romano ormai d’adozione, non ha mai staccato la spina con la sua città d’origine – ha detto nella presentazione il direttore di Mesagnesera, Giuseppe Messe -. Per questo due anni fa ha deciso di ha investire su Mesagne costruendo una residenza per anziani. Molti mesagnesi che vivono a Roma e in altre città possono seguire l’esempio di Milanese per contribuire a risollevare le sorti della loro città d’origine”. Pensiero che è stato riesposto dal sindaco Franco Scoditti presente alla manifestazione con la fascia di primo cittadino e con il gonfalone della città di Mesagne. Tanti gli intervenuti, ma anche tanti gli assenti per diversi motivi e “ci dispiace per coloro che non siamo riusciti a raggiungere”, ha aggiunto Messe.

In sala anche le cinque mamme mesagnesi che hanno lavorato intensamente per due giorni in cucina, con la fattiva collaborazione del personale dell’Agriturismo, per preparare le orecchiette al ragù di carne di cavallo, le polpette, verdure, focacce, fave, i dolci, ecc. C’era anche nonna Pia, 80 anni, che nonostante la veneranda età non ha voluto mancare, assieme a Rita, Antonella, Rina e Irma. Per loro un lungo e scrosciante applauso per aver preparato tutto con i sapori ed i profumi che molti “Mesagnesi dè Roma”, purtroppo, hanno dimenticato. Le immagini di Mesagne sono state trasmesse sui teleschermi prima che avesse il sopravvento la partita di calcio.

A metà serata la sorpresa. Due fuochi pirotecnici che hanno fatto la gioia anche dei tanti bambini presenti. “Sembra di essere alla festa della nostra Madonna del Carmine”, dicevano i Mesagnesi dè Roma molti dei quali convenuti assieme alle famiglie.

Tanta emozione, quasi da tagliare a fette. Poi una foto ricordo che non comprende tutti i presenti sia per la limitatezza della scalinata, sia per evitare il freddo pungente della serata romana. Una iniziativa non solo amarcord, pensata e voluta dall’on. Matarrelli e dal dott. Giuseppe Milanese per fondare una associazione di mesagnesi residenti a Roma. Non solo. Le numerose risorse umane che sono riuscite ad imporsi a grandi livelli in una città molto difficile e complessa come Roma, possono e devono trovare il modo per tornare ad essere utili alla crescita della “loro” Mesagne lasciata tanti anni fa ma che è rimasta indelebile nel loro cuore.


Le foto di Enzo Neve saranno pubblicate nei prossimi giorni su questo sito.

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