domenica 3 novembre 2013

Cose Nostre


Cose Nostre
Enrico Ignone

Immaginate De Niro nella veste di boss malavitoso, che va a un cineforum per vedere “Quei bravi ragazzi” di Scorsese, per poi disquisirne apertamente in platea. Questo è Cose Nostre, una parodia della mafia, tratto dal romanzo “Malavita” di Tonino Benacquista scrittore francese di origini italiane, diretto da Luc Besson e prodotto da Martin Scorsese. Giovanni Manzoni (Robert De Niro) è un boss sotto stress, che collabora al programma protezione testimoni e per motivi di sicurezza viene spostato dagli States a un paesino nel nord della Francia, insieme a tutta la sua famiglia. Ha una moglie affascinante (Michelle Pfeiffer) che scopre la fede nonostante gli enormi peccati di famiglia; una figlia bellissima (Dianna Agron), ma pericolosa e profondamente emotiva; un figlio tuttofare (John Di Leo), ma che gli sta stretta la nuova casa in cui va ad abitare. Besson traccia i personaggi e gioca con le espressioni facciali di De Niro, con lo stereotipo dell’ italoamericano alla Soprano. Mirabili i visi scelti per interpretare i personaggi, veri attori di origini italiane che abbiamo visto in altri gangster movie e  nella celebre serie con Gandolfini. Una commedia grottesca, godibile che fa delle citazioni un punto di forza. Orchestrata benissimo dal cast alla fotografia, dal montaggio alle musiche, anche se finisce per essere un passatempo con tanto stile e nulla d’originale.

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