venerdì 1 novembre 2013

In cura al Cim era rimasto chiuso in casa


In cura al Cim era rimasto chiuso in casa
Giuseppe Messe

Era rimasto chiuso in casa. E con lui la sorella Fiona assieme alla quale vive. Sono dovuti intervenire le Forze dell’Ordine per aprire la porta. E’ accaduto ieri sera in via S. Pancrazio. A dare l’allarme il dott. Vincenzo Capozza, medico reponsabile del Cim (centro igiene mentale), che da anni tiene in cura Cosimo Leopardi, alias Albino. Da qualche giorno il professionista non riusciva a contattare il suo paziente. Preoccupato ha fatto intervenire una pattuglia della polizia locale. Cosimo era rimasto chiuso in casa assieme alla sorella e non aveva le chiavi per aprire. Nonostante i pressanti solleciti dall’esterno, Cosimo non era in grado di aprire la porta per permettere ai soccorritori di entrare. E’ stato allertato il locale Commissariato di polizia che ha fatto intervenire il 118 ed i vigili del fuoco. Poi, grazie anche all’intervento di alcuni parenti e di un falegname, il dott. Capozza è riuscito ad entrare in casa. Mentre Cosimo si trovava tranquillo nei pressi dell’ingresso, la sorella è stata trovata chiusa in un armadio con un coltello in mano. Il dott. Capozza ha diagnosticato per Fiona “delirio persecutorio”.

Nessun commento:

Posta un commento