martedì 12 novembre 2013

Operazione Virus


Operazione Virus
Giuseppe Messe

Operazione Virus. Nelle prime ore del mattino il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Brindisi ed il Nas del Carabinieri di Taranto hanno eseguito un’ordinanza su richiesta della Procura della Repubblica di Brindisi che ha disposto 22 misure cautelari personali nei confronti di alcuni pubblici dipendenti della Asl di Brindisi. Le indagini hanno fatto emergere l’esistenza all’interno dell’Area Gestione tecnica dell’Azienda Sanitaria di Brindisi una vera e propria associazione per delinquere che, con il concorso di numerosi imprenditori, interessati a partecipare a turno alla spartizione, pilotava le gare di appalto. Tra gli indagati ci sarebbero 17 donne. Tra gli indagati anche persone della politica. Le indagini sono state effettuate mediante acquisizione atti, controllo conti correnti e movimenti bancari, osservazione e pedinamento. Numerose intercettazioni telefoniche e ambientali e sono state ascoltate persone informate sui fatti. Sono finiti in carcere Emilio Piliego, Roberto Braga, Vincenzo Corso, Giovanni Borromeo, Antonio Ferrari, Vittorio Marra, Adolfo Rizzo, Antonio Camassa, Giuseppe Rossetti, Tommaso Vigneri, Cesarino Perrone. Agli arresti domiciliari, invece, Gianluca Pisani, Armando Mautarelli, Giovanni De Nuzzo, Mauro De Feudis, Claudio Annese, Cosimo Bagnato, Grazia Cito, Daniele Di Campi, Ivo Grifoni, Salvatore Perrino, Francesco Perrino. Per il procuratore Marco Dinapoli: “Il malaffare era ormai sistematico, quasi un fatto di cultura. Si tratta di reati gravissimi contro la Pubblica Amministrazione. Soldi che dovevano essere utilizzati per la tutela della salute, venivano invece impiegati per scopi privatissimi. Purtroppo dai tempi di “mani pulite” non è cambiato nulla”. Tra gli arrestati Antonio Ferrari consigliere comunale di Brindisi del Centro Democratico. Sua cognata è titolare di un’azienda che ha preso appalti da Asl.

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