E' stato d'assedio. Furti in via Tevere, via Tumo, via Livenza...
Giuseppe Messe
E’ successo a Mesagne, ieri sera, dalle ore 17 alle 19. Per presentare denuncia in commissariato i poveri malcapitati hanno dovuto fare addirittura la fila ed attendere qualche ora prima di essere ricevuti. A Mesagne, così come in altri Comuni limitrofi, si vive ormai in stato d’assedio. La gente è arrabbiata, indignata. I ladri entrano dagli ingressi principali senza preoccuparsi se in casa ci sono persone. “Ma che dobbiamo fare – dicevano ieri sera alcuni cittadini -. A questo punto tutti dovremmo istallare telecamere di videosorvegliana o armarci di pistola. Come si può vivere così, questa è guerra civile. Si salvi chi può”. Le Forze dell’ordine fanno quello che possono con i pochi mezzi e gli uomini che hanno a disposizione. A casa della suocera di un consigliere comunale hanno portato via i pochi monili d’oro, ricordo di anniversari e delle prime comunioni dei figli. Ma quello che rischia di far degenerare la situazione e che indigna ancor di più la gente e che i ladri mettono le case letteralmente a soqquadro. “Una scena indescrivibile”, hanno dichiarato al cronista. Si tratta di ragazzi, molto probabilmente del posto, che non hanno un minimo di reddito, un lavoro; giovani che vedono come nemici le istituzioni e chi ha una casa, un lavoro o un’auto di lusso. “Siamo costretti a vivere chiusi, barricati in casa. Abbiamo telefonato alle 18.45 in Commissariato. Sono circa le 21 e ancora non è venuto nessuno. Ci hanno detto che la pattuglia dei carabinieri inizia il servizio alle ore 20. Prima c’é solo una pattuglia della polizia”.
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